Accordo Hamas-Israele, Pizzaballa: “Buona notizia. Dobbiamo gioire”

Il Patriarcato loda il lavoro di tutti coloro che hanno preso parte ai negoziati e invita a continuare a pregare per la pace

(Foto Calvarese/SIR)

Il Patriarcato latino di Gerusalemme accoglie con gioia l’annuncio di un accordo che prevede la cessazione degli attacchi nella Striscia di Gaza e la liberazione immediata degli ostaggi, così come quella dei prigionieri palestinesi.

L’accordo raggiunto

“Sono orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura”, scrive il presidente Usa Donald Trump sul suo social media Truth. L’accordo raggiunto comprende, in questa prima fase, il ritiro dell’esercito israeliano e il rilascio dei 20 ostaggi ancora vivi (28 sarebbero quelli morti), forse già in questo fine settimana. Secondo Hamas, verranno liberati 20 ostaggi in cambio di 1950 prigionieri palestinesi, di cui 250 condannati all’ergastolo. Restano, tuttavia, ancora da discutere temi spinosi, come il disarmo di Hamas e la futura governance di Gaza, dove la notizia è stata accolta con festeggiamenti in strada, balli e canti.

L’auspicio del Patriarcato latino

In una nota, il Patriarcato “auspica ardentemente che tale intesa venga pienamente e fedelmente attuata, affinché possa segnare l’inizio della fine di questa terribile guerra. Il Patriarcato ribadisce l’assoluta urgenza di un immediato soccorso umanitario e dell’ingresso incondizionato di aiuti sufficienti per la popolazione sofferente di Gaza. Soprattutto, il Patriarcato prega affinché questo passo apra un cammino di guarigione e di riconciliazione tanto per i Palestinesi quanto per gli Israeliani“.

Pizzaballa: “Finalmente vediamo qualcosa di nuovo”

Per il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca Latino di Gerusalemme, “è una buona notizia e siamo molto felici. È un primo passo, una prima fase. Naturalmente ve ne saranno altri, e certamente sorgeranno altri ostacoli. Ma ora dobbiamo gioire di questo passo importante che porterà un po’ più di fiducia per il futuro e anche nuova speranza, specialmente per i popoli, sia israeliano che palestinese. Ora finalmente vediamo qualcosa di nuovo e di diverso. Certamente vi sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche se la vita dentro Gaza resterà terribile ancora per molto tempo. Ma ora siamo felici e speriamo che questo sia solo l’inizio di una nuova fase in cui possiamo, poco a poco, iniziare a pensare non più alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra.”

Giornata di preghiera per la pace

Il Patriarcato loda il lavoro di tutti coloro che hanno preso parte ai negoziati ed esprime apprezzamento per i loro instancabili sforzi che hanno reso possibile questo passo. In questo tempo così delicato, il Patriarcato invita tutti a unirsi alla Giornata di preghiera per la pace indetta da Papa Leone XIV per sabato l’11 ottobre (vedi notizia al link sotto).