Domenica 9 novembre – Dedicazione basilica lateranense – Anno C

IL RAPPORTO CON DIO NON È UNO SCAMBIO DI FAVORI

Ez 47,1-2.8-9.12; Salmo 45; 1Cor 3,9c-11.16-17; Gv 2,13-22

Un gesto imprevedibile: Gesù che prepara una frusta, la agita e attraversa l’atrio del tempio come un torrente in piena che travolge uomini, animali, tavoli e monete. «Non fate della casa del Padre mio un mercato», del tempio di Gerusalemme, di ogni chiesa, di ogni credente.

Non fare mercato della fede. Non adottare con Dio la legge scadente dello scambio di favori, dove tu dai qualcosa a Dio – una Messa, un’offerta, una candela, un fioretto – perché lui in cambio dia qualcosa a te. Se facciamo così siamo solo dei cambiavalute, e Gesù rovescerà il nostro tavolo. In effetti, questo gesto di Gesù e il suo messaggio profetico si capiscono pienamente alla luce della sua Pasqua.

Abbiamo qui il primo annuncio della morte e risurrezione di Cristo: il suo corpo, distrutto sulla croce dalla violenza del peccato, è proprio il luogo dell’appuntamento universale di tutti, fra Dio e gli uomini e i veri adoratori di Dio non sono i custodi del tempio materiale, i detentori del potere o del sapere religioso, sono coloro che adorano Dio in spirito e verità.

Permettiamo al Signore di fare “pulizia” nel nostro cuore e di scacciare gli idoli, cioè quegli atteggiamenti di cupidigia, gelosia, invidia, odio, quell’abitudine di chiacchierare sugli altri?

Non temiamo di aprire la porta a Gesù perché faccia un po’ di pulizia. Ci aiuti il Signore a liberarci dei nostri cambiamonete e commerci con la sua misericordia, non con la frusta, ma con tenerezza, amore, nelle nostre vite, famiglie, cuori. La frusta di Gesù è la sua misericordia.

Un altro aspetto che emerge da questo Vangelo è quello della memoria dei discepoli: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». I Giudei lo contestano, ma quando poi risuscitò dai morti, i discepoli si ricordarono che aveva detto questo e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Abbiamo bisogno che Gesù purifichi il nostro cuore, la nostra mente dal nostro modo di leggere il passato. Quando avremo la memoria illuminata dal perdono e dalla misericordia di Dio, diventeremo uomini e donne di pace e d’amore; diventeremo un tempio del Signore e lo Spirito Santo abiterà in noi e da noi si irradierà verso quelli che ci circondano.