Cesena
Abbazia del Monte, gli affreschi della sala capitolare torneranno a splendere
Lavori per 200mila euro. Già a disposizione 150mila euro, mentre per gli altri si apre una raccolta fondi
«Si tratta di un progetto ambizioso, il restauro di un ciclo di affreschi del ‘500 nella sala capitolare dell’Abbazia del Monte di Cesena. Un luogo, il monastero benedettino del Monte, con cui abbiamo sempre avuto un rapporto particolare e che è un punto di riferimento per tutto il territorio, sia per chi crede che per chi non crede». Così Luca Lorenzi, presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, ha introdotto martedì scorso alla stampa l’intervento di restauro e la campagna di fundraising associata.

Servono 50mila euro in più
«In un primo momento abbiamo stimato un intervento di 150mila euro, spalmati su due esercizi e con il coinvolgimento di altre istituzioni, club service cittadini, associazioni e imprese – ha aggiunto -. Poi è emersa la necessità di mettere in sicurezza gli affreschi restaurati, cambiando anche gli infissi, le finestre e la gestione del clima. Così il budget è aumentato a 200mila euro e, per questo, abbiamo pensato di coprire la differenza con una raccolta fondi pubblica, in partenza la settimana prossima».
Tra i sostenitori, Hera Luce si è resa disponibile a donare un nuovo impianto di illuminazione in grado di valorizzare al meglio il ciclo pittorico. Mentre un importante sostegno arriva anche da Crédit Agricole, presente in conferenza con il responsabile regionale Romagna Marche Lorenzo Milani, che ha messo a disposizione la propria piattaforma online CrowdForLife.
Per quanto riguarda la raccolta fondi: «questa avviene in un conto intestato direttamente al Monte – ha specificato Lorenzi -. La Fondazione si fa carico di costi ed eroga contributi, non gestiremo quelle somme».
Intervento urgente
L’intervento è urgente, dato che l’intonaco della sala capitolare è a rischio distacco e, con esso, andrebbero perduti i preziosi affreschi.
Si tratta di un luogo simbolico e importante per i monaci: «è dove avviene il governo della comunità – ha spiegato l’abate dom Mauro Maccarinelli – un luogo, regolato da un intero capitolo della regola di San Benedetto, che diventa fonte di ispirazione anche per altre dimensioni sociali».
Nell’anno del millenario
Gli storici fissano la fondazione dell’abbazia del Monte al 1001 ma il primo atto scritto in cui viene citata è del 1026. Per questo, il prossimo anno, la comunità benedettina festeggerà il suo primo millenario: «mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte, dice il Salmo – ha aggiunto l’abate – e penso che l’espressione della “veglia” si adatti bene alla nostra comunità, impegnata nella liturgia, nel lavoro e nella fraternità, secondo la regola di san Benedetto».
Restauratori esperti
I lavori di recupero degli affreschi del Monte sono stati affidati al celebre laboratorio di restauro “Ottorino Nonfarmale” di San Lazzaro (Bologna). È diretto da Giovanni Giannelli che, entrato a bottega nel 1979 (una decina d’anni dopo la fondazione) da cinque anni è direttore dello stesso, a seguito della morte di Nonfarmale. Nel 1984 si occupò anche del restauro della Fontana Masini a Cesena.
«Da un primo esame abbiamo notato alterazioni ottocentesche e novecentesche – ha spiegato Giannelli in conferenza stampa -, ora procederemo a indagini più approfondite assieme al Campus di Ravenna dell’Università di Bologna».
Il cantiere sarà allestito entro fine mese, e si protrarrà nel 2026. I lavori saranno aperti ai cittadini, con visite fin sui ponteggi, e condivisi sui social.
«Faremo anche dei sondaggi sul pavimento di legno e sotto le tinteggiature bianche della bella volta a ombrello. Sospettiamo che quel bianco possa nascondere, se non delle pitture, quanto meno dei motivi di collegamento tra il rosone centrale e le figure nelle pareti».
I restauratori dovranno procedere con cautela dato che il muro della sala capitolare, già danneggiato da un’esplosione durante la seconda guerra mondiale, presenta una importante lesione centrale.




Modalità di donazione
In attesa del via alla campagna di crowdfunding (a breve sul sito www.ca-crowdforlife.it), si possono già effettuare delle erogazioni liberali tramite un versamento sul conto corrente intestato al Monastero di Santa Maria del Monte (ETS), all’Iban: IT66S0623023900000031744638
Il Monastero rilascerà una dichiarazione di versamento, utile per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.