Borghi, il comune più riciclone

L'unica realtà del cesenate premiata oggi a Bologna all'evento Legambiente

(foto archivio)

Si è tenuta questa mattina a Bologna, la XVIII edizione di “Ecoforum – Comuni ricicloni dell’Emilia-Romagna”, evento organizzato da Legambiente per discutere con gli attori protagonisti di economia circolare, smaltimento rifiuti e recupero di materie prime.

La difficile gestione dei rifiuti tessili

La prima parte della mattinata è stata dedicata al tema della gestione dei rifiuti tessili. A seguito delle nuove normative europee e nazionali, dal 2022 esiste un obbligo di raccolta di abbigliamento e tessili da arredo, ma esistono ancora diverse difficoltà legate alla filiera del recupero della materia prima attraverso la filiera dei marcati dell’usato. Molti dei nostri abiti usati non sono poi recuperabili perché compositi di un mix di fibre non riciclabili e vengono smaltiti in discarica, inceneritore o spediti verso paesi terzi dove vanno a generare ulteriore inquinamento.

Dari regionali in chiaroscuro

Nella seconda parte della mattinata sono stati presentati i dati della XVIII edizione di “Comuni ricicloni”, presentati da Legambiente Emilia-Romagna. Il dossier, come ogni anno, esamina la gestione dei rifiuti nei Comuni della regione, partendo dai dati forniti da Arpae e dai questionari somministrati ai Comuni stessi da Legambiente. L’analisi del 2024 restituisce un quadro con luci e ombre. Da un lato le percentuali di raccolta differenziata che per alcuni Comuni sfiora ormai il 95 per cento, dall’altro si evidenzia una tendenza, anche in Comuni comunque virtuosi, all’aumento del quantitativo generale di rifiuto prodotto rispetto al 2023 (+3,8 per cento, passando da 639 a 664 chili/abitante/anno).

Borghi medaglia d’oro

Fra i Comuni virtuosi premiati, suddivisi per numero di abitanti, nel Cesenate è stato premiato solo Borghi per il minor quantitativo di rifiuto urbano prodotto. In riferimento agli enti con meno di 5.000 residenti, Borghi nel 2024 è risultato quello più pulito.