Cei, Zuppi e Baturi incontrano alcune vittime di abusi

Nel colloquio è stato ribadito l’impegno a garantire ambienti sicuri e una cultura della cura, ascoltando la voce di chi ha dovuto subire e dando continuità alle azioni di prevenzione avviate negli ultimi anni.

Nella foto Siciliani-Gennari/SIR, da sinistra il cardinale Matteo Zuppi e monsignor Giuseppe Baturi, rispettivamente presidente e segretario generale della Cei
Nella foto Siciliani-Gennari/SIR, da sinistra il cardinale Matteo Zuppi e monsignor Giuseppe Baturi, rispettivamente presidente e segretario generale della Cei

“Sul versante della tutela e della prevenzione degli abusi – ha commentato Zuppi – non abbassiamo la guardia”. Creare ambienti sicuri

Impegno costante nella tutela e prevenzione

Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, e il segretario generale, monsignor Giuseppe Baturi (foto Siciliani-Gennari, Sir) hanno ricevuto oggi, presso la sede di Circonvallazione Aurelia 50, alcune vittime di abusi compiuti in ambito ecclesiale. L’iniziativa rientra negli incontri periodici avviati da tempo per garantire continuità alle linee di azione a tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, un percorso portato avanti con determinazione dall’episcopato italiano.

Il colloquio si è svolto in un clima di ascolto attento e costruttivo, caratterizzato dalla sincerità del dialogo e dalla volontà di comprendere e accogliere le ferite ancora aperte.

La voce delle vittime come guida

Nel corso dell’incontro, il cardinale ha ribadito la centralità dell’ascolto: «Sul versante della tutela e della prevenzione degli abusi – ha commentato Zuppi – non abbassiamo la guardia: la voce delle vittime è per noi fondamentale perché ci aiuta a riconoscere gli errori compiuti e ci sprona a continuare nel nostro impegno. Vogliamo creare ambienti sempre più sicuri perché non si ripetano i drammi del passato, perché si diffonda una cultura della cura e perché, per quanto possibile, si possano ricucire le ferite di chi ha sofferto e soffre a causa di crimini inaccettabili».

Una cultura della cura per il presente e il futuro

Le parole del cardinale Zuppi richiamano una responsabilità condivisa: costruire ambienti ecclesiali nei quali la tutela sia parte integrante della vita comunitaria. Il percorso della Cei resta orientato alla prevenzione, alla formazione e alla trasparenza, con l’obiettivo di sostenere chi ha subito abusi e di promuovere un cambiamento culturale profondo.

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