Domenica 7 dicembre – Seconda domenica di Avvento – Anno A
GIOVANNI, L’ESSENZIALE È VIVERE CIÒ CHE CREDI
Is 11,1-10; Salmo 71; Rm 15,4-9; Mt 3,1-12
Le letture di questa domenica di Avvento concentrano il messaggio sul Messia. Egli è rivelato dallo Spirito, profetizzato dalle Scritture, indicato da un uomo, Giovanni, il precursore (Vangelo). Spirito, Scrittura e Giovanni puntano verso Cristo. Il messaggio è profondo poiché Spirito, Scrittura e umanità sono elementi indispensabili per costruire una vita cristiana equilibrata. Il Battista invita a prepararsi per la venuta del Signore. Una preparazione che ha un nome: conversione.
Giovanni stesso fa di sé preparazione di Chi verrà. Le parole con cui si presenta «Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino» sono le stesse di Gesù nella prima predicazione in Mt 4,17. Non si tratta di preparare “qualcosa”, bensì di fare della propria persona un annuncio della venuta del Signore, una strada attraverso cui il Signore viene per chi incontriamo.
Questo è diventare segni che indirizzano a Cristo. Giovanni fornisce indicazioni con «colui che viene dopo di me». Sono parole che creano speranza e mettono in moto. Giovanni si è fatto prendere dalla Parola tanto da diventare “Voce di uno che grida”. Gesù non è presente nella scena, ma di fatto lo è attraverso le parole, i gesti, il modo di vita di Giovanni poiché l’attesa abita la sua persona, i suoi gesti, la sua predicazione. Giovanni dà forma e presenza a chi è assente ma verrà.
Di Giovanni viene indicata l’estrema sobrietà e precarietà anche sulle cose che sono essenziali per la vita: cibo, vestiario, casa. Vive nel deserto (luogo dell’essenziale e dell’incontro con Dio), precorrendo colui che non aveva dove posare il capo (Mt 8,20), veste il vestito tipico dei profeti (2Re 1,8) che ricorda le tuniche che Dio aveva fatto per Adamo ed Eva (Gen 3,21), mangia ciò che trova. Suo nutrimento sono locuste e miele, cibi del deserto.
Giovanni non è preso dalle cose materiali: per lui la ricchezza è altrove. Questo porta a interrogarci sul nostro stile di vita, sulle nostre esigenze e pretese, su ciò che riteniamo essenziale e importante. Il modo di vestire, di abitare, di nutrirsi sono un linguaggio che dice della verità di una persona. Per Giovanni la sua forza è ciò in cui crede.
Predica la conversione perché la vive personalmente e mostra che non esistono valori se non incarnati in persone che li vivono. Viviamo questo Avvento credendo in Colui che verrà e incarnando ogni giorno i suoi valori.
