Cesena
Radio Argo Suite al teatro “Bonci” di Cesena
In scena il ritorno di un mito in chiave moderna. Tra i protagonisti, Peppino Mazzotta
Venerdì 12 e sabato 13 dicembre è andata in scena un’interessante rielaborazione di uno dei testi fondativi del teatro occidentale
Da Montalbano a Radio Argo Suite
Peppino Mazzotta, noto al pubblico televisivo per aver recitato nella serie dedicata al commissario Montalbano, è il protagonista di “Radio Argo Suite”, un monologo di circa 70 minuti in cui dà vita alle vicende degli Atridi, mito tragico alla base dell’“Orestea” di Eschilo, capolavoro del teatro greco. La storia degli Atridi, le vicende di Agamennone, Clitennestra, Oreste, Elettra, è una delle storie più raccontate al mondo, dai versi dell’“Iliade” e dell’“Odissea” fino al teatro contemporaneo.
Un “classico” è un testo che non ha mai finito di raccontarci qualcosa
È una storia raccontata così tante volte che sembra quasi connaturata alla memoria storica occidentale, eppure reca in sé talmente tanti spunti, talmente tanti addentellati con la modernità che non si finisce mai di riscoprirla. Davvero, in questo caso, si vede come un “classico” sia un testo che non ha mai finito di raccontarci qualcosa, e ogni lettore, generazione dopo generazione, scopre qualcosa di nuovo.
Premio del teatro italiano
La versione di Peppino Mazzotta, riscritta da Igor Esposito, rielabora la tragedia antica, ed il successo di questo allestimento è provato anche dalla sua durata: è dal 2011 che Mazzotta porta in giro questo spettacolo, ricevendo l’anno scorso anche il premio del teatro italiano. In scena sono solo tre: oltre all’attore, i musicisti Massimo Cordovani e Mario Di Bonito, che eseguono le musiche originali di questo spettacolo, che si potrebbe definire un recital, una “suite” in senso musicale, per voce e strumenti. Mazzotta, aiutato dal microfono, che usa come uno strumento musicale, dà voce ai vari personaggi: la piccola Ifigenia, che viene sacrificata agli dèi per permettere alla flotta greca di partire verso Troia, Egidio, l’amante della regina Clitennestra, Agamennone, il re, che torna dalla guerra per essere subito ucciso, Cassandra, la profetessa troiana condannata a non essere creduta, che vede la sua imminente fine, Oreste, il figlio che per vendicare il padre deve uccidere la madre, mistero tragico per eccellenza, e il narratore, uno speaker radiofonico (da qui il titolo) che racconta ai suoi ascoltatori le vicende. Come detto, la suggestione è potente, Mazzotta usa benissimo i suoi strumenti, e la rielaborazione di Igor Esposito è originale e nello stesso tempo rispettosa del testo originale, da cui riprende molti spunti, sottolineando l’affinità fra il tempo in cui vivono i personaggi del dramma e il nostro.
Piccole dimensioni, intensa qualità
L’umanità è sempre se stessa, nel bene e nel male. Peccato che il pubblico presente non sia stato numerosissimo, ma sono stati ben numerosi, invece, gli applausi per questo spettacolo, di piccole dimensioni ma di intensa qualità.