Dall'Italia
Poesie. “Natale, dove ti hanno cacciato?”
Due componimenti, in un unico mistero da raccontare e trasmettere con parole nuove. Maurizio Zappatore e Nevio Spadoni ci hanno provato e condividono con i nostri lettori i loro componimenti
Da un lato il male, la guerra, la fatica di vivere, dall’altro la luce di un Dio che si fa uomo per illuminare tutto il suo buio. Due poesie, in un unico mistero da raccontare e trasmettere con parole nuove. Questo hanno tentato di fare Maurizio Zappatore e Nevio Spadoni, che hanno condiviso con noi e con i lettori i loro componimenti. Li pubblichiamo qui sotto.
Il senso dei giorni
Ci sono giorni dove tutto sembra nero, quando l’angoscia semina tormento,/ed ogni sforzo di lenire il pensiero,/si perde come un coriandolo nel vento./ E poi giorni dove la luce ritorna piena,/quando ogni cosa si fa più leggera,/come una bimba sopra un’altalena,/la carezza materna della sera.
Ci sono giorni buoni da ricordare, pagine colorate appese alla memoria,/frammenti che non si possono sprecare,/ indelebili segni di ogni storia./E poi giorni dove serve pensare,/agli errori che il tempo ha cancellato,/ai sogni importanti da realizzare,/ ai doni che la vita ha regalato.
Maurizio Zappatore
Nadêl, in do a t’ài mes?
Mo s’ël tot ste sgumbei/ ch’u j è pr al strê sta nöt:/lus e culur,udur/ch’i s’armes-cia int l’êria,/un’êria giaza, svidra/d’st’’invéran ch’u t’fa vni i sangunëz a i pi./Mo u s’sent avnì da lòngh/la nâna d’una piva; par cvicadon u s’véd/che incóra l’è Nadêl./Pinsê che d’là d’e’mêr/i sogn j è amér cme fél/ e u m’ven da dì: Nadêl, Nadêl in do a sìt mai/che i murt i ven so a gala/che al bòmb al n’à pietê e a’n’gvêrda in faza a incion/ gnânch a i babî ch’i sogna/un êlbar, un/ presëpi,/e’bé? ad che Babî ch’l’è vnu a purtês la pês/a dis ch’a sen fradel./Nadêl, oh, e’nöst Nadêl/in do a t’ài mes, Nadêl?
La traduzione
Cos’è mai tutto questo scompiglio /che c’è per le strade questa notte:/ luci e colori, odori / che si mescolano nell’aria, / un’aria fredda, vitrea / di questo inverno che ti fa venire / i geloni ai piedi. / Ma si ode venire da lontano / la ninna nanna di una cornamusa;/ si vede che per qualcuno / è ancora Natale. /Pensare che oltre il mare / i sogni sono amari come il fiele / e mi viene da dire: Natale, / ma dove sei / che i morti galleggiano / e le bombe non hanno pietà, / non risparmiano nessuno / neppure i bimbi che sognano / un albero, un presepe / il bacio di quel Bimbo / che è venuto a portare la pace, / a dirci che siamo tutti fratelli./ Natale, oh il nostro Natale, / ma dove ti hanno cacciato, Natale?
Nevio Spadoni