Tre giorni di pioggia e il territorio va in crisi

E non ci sono state bombe d'acqua. Ci vogliono riforme strutturali

Il fiume Savio a Cesena tra il ponte vecchio e il ponte nuovo in una foto di Marco Rossi di mercoledì 24 dicembre scorso, dopo un'intensa giornata di pioggia. Il fiume a Cesena è sempre un sorvegliato speciale
Il fiume Savio a Cesena tra il ponte vecchio e il ponte nuovo in una foto di Marco Rossi di mercoledì 24 dicembre scorso, dopo un'intensa giornata di pioggia. Il fiume a Cesena è sempre un sorvegliato speciale

I tubi della Snam nella valle del Savio stanno sgretolando il territorio

Ci vogliono bacini di decompressione

Caro direttore, ti ho rimandato la lettera del 2025 successiva alla grande alluvione. È evidente che ciò che è stato fatto è del tutto insufficiente. È piovuto tre giorni di seguito in modo continuo e diffuso, ma non con rovesci a bombe d’acqua (cfr pezzo al link qui sotto). È evidente dunque che il rischio idrografico del territorio non è emergenziale ma è strutturale, e quindi solo opere strutturali e non riparative ci possono difendere. Queste opere sono i bacini di decompressione lungo il corso di tutti i fiumi romagnoli come è stato fatto per l’Arno sul Pratomagno.

Tubi Snam sgretolano il territorio

Meglio sarebbe che i nostri istituti pubblici e non privati, come Enel ed Eni, invece di comportarsi come multinazionali che cercano profitti all’estero o nel paese sulla pelle dei cittadini e del territorio (vedi tubi Snam metanodotto che sgretola il Savio) facessero i bacini e le centrali (Enel Quarto funziona ancora?) per difendere il territorio e produrre energia pulita.

Nessuno pensa a riforme strutturali

Cambiano i governi, ma ognuno pensa in piccolo al giorno dopo e nessuno pensa alle riforme strutturali a difesa dei cittadini, come fece negli anni ’60 il centrosinistra di Moro e Nenni.

Ciao.

Francesco Ciotti – Cesena