Il sindaco Lattuca a fine anno: “Sperimentazione finita in centro storico. L’area sarà pedonale”

"Avremmo potuto farlo prima - dice il primo cittadino nella consueta conferenza stampa di fine anno - avendo più coraggio. Lo facciamo adesso. Speriamo faccia bene"

Il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, oggi durante la conferenza stampa di fine anno.
Il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, oggi durante la conferenza stampa di fine anno.

In vista della successione non si espone, ma assicura che farà il sindaco fino all’ultimo giorno di mandato e mette in guardia sulle “fughe in avanti premature”

Sulla sua successione dice: nessuno è indispensabile

Sindaco Lattuca a ruota libera, come avviene nella consueta conferenza stampa di fine anno. I temi messi a fuoco sono diversi, dal centro storico alla sicurezza della zona stazione, dagli incidente stradali alla gestione del territorio dopo l’alluvione del 2023 e i recenti pericoli scampati. Non si sottrae neppure alle domande sulla sua successione, per la quale puntualizza: “Chi dice di sé: come faremo senza di lui quando non ci sarà più ha già commesso un grave errore. Nessuno è indispensabile. Vi posso assicurare che farò il sindaco fino all’ultimo giorno. Parteciperò alla fase di selezione delle possibili candidature, magari con un ruolo autorevole, aiutando e favorendo chi vuole crescere. Attenzione, comunque, alle fughe in avanti premature”. Come dire: adesso è ancora presto per chi si vuole proporre. L’importante è mettersi a servizio e a disposizione.

Il centro sarà pedonale

Sul centro storico Lattuca taglia corto. “Il tempo delle sperimentazioni è finito. L’area sarà pedonale, almeno il sabato e la domenica. Questo sarà il futuro, anzi è già il presente. Con più coraggio, avremmo potuto farlo prima. Lo facciamo adesso. Speriamo faccia bene al centro storico”.

L’area stazione sarà terminata entro l’estate 2026

In tema cantieri il sindaco fa presente che entro il 2026 termineranno tutti quelli relativi al Pnrr. L’area stazione sarà terminata entro la prossima estate. Un miglioramento che attiene anche alla sicurezza che si vive e percepisce in quella zona. L’attesa è quella per investimenti di privati, per l’avvio di attività sia in piazza Karl Marx sia lungo via Europa. Poi la città riscoprirà un suo luogo, l’aula magna di Psicologia da 400 posti. Si avvieranno anche altre attività con il trasferimento della sede di Psicologia nella zona del campus, in via Machiavelli.

In ritardo il cantiere Rfi

Sui cantieri in essere in zona stazione, Lattuca fa presente che sono tutti puntuali, escluso quello condotto da Rfi, “altamente in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Non ha mai visto al lavoro più di una persona alla volta”, dice con fermezza e in tono un po’ polemico verso l’azienda delle Ferrovie.

In incidenti stradali otto morti e 521 feriti nel 2024

Sulla sicurezza stradale, il vero tema a parere del sindaco, visti gli otto morti e i 521 feriti sulle strade comunale nel 2024, ci sarà il coinvolgimento dei quartieri, per ascoltare dai cittadini quali sono avvertiti come i punti più difficili rispetto al traffico. Le richieste ricevute in Comune riguardano per lo più questioni legate alla velocità e alla sicurezza sulle strade, un temo molto avvertito nelle aree fuori dal centro.

Sette milioni di euro per la cassa di espansione sul rio Marano

Dopo le alluvioni e gli scampati pericoli, anche dei giorni scorsi, il sindaco assicura sulla maggiore sicurezza del territorio, anche se molti lavori rimangano da essere eseguiti. Si lavorerà sul Savio, sul Cesuola, il Pisciatello e una parte della rete di bonifica. Interventi sono in corso sul rio Granarolo e il rio Marano. Sul Savio, aggiorna Lattuca, l’intervento di pulizia non è stato ancora concluso, ma – dice – “la differenza la fa la pioggia che se cade per 200 millimetri in 48 ore mette davvero in difficoltà. Se poi ne cadono 300 o 350″, magari si va sott’acqua. La cassa di espansione, a vista di molti, che si sta realizzando lungo il rio Marano, costa sette milioni di euro. Lungo il Savio ne verranno realizzate tre: una a Ca’ Bianchi, una a Borello e una a San Mauro. Per il Cesuola occorrono altri 20-25 milioni per la messa in sicurezza.

Il Ponte nuovo è una oggettiva barriera

Il ponte nuovo, o del Risorgimento è un’oggettiva barriera, osserva Lattuca, ma per la sua ricostruzione bisognerebbe alzarlo di un paio di metri. Allora la domanda è: ce lo teniamo così com’é o lo miglioriamo del 50 per cento? Anche perché in ogni caso andrebbe ricostruito, ma forse la soluzione adottata sarà quella intermedia.

Carenza di personale per le forze di Polizia

Le domande dei giornalisti puntano molto sulla percezione della sicurezza personale, anche se il sindaco fa rilevare che otto morti per incidente stradali è un dato preoccupante. “Un sindacato di Polizia ha messo in evidenza una carenza di personale. Mi aspetto un riscontro positivo sulla richiesta della presenza di agenti di Polizia ferroviaria a Cesena. Dagli anni ’90, quando Cesena non aveva ancora finito di diventare una città, molte situazioni qua sono cambiate. Abbiamo una evidente fragilità di contesto in zona stazione”.

Autori dei reati, i soliti noti

“Non abbiamo sindaci sceriffi – insiste Lattuca -. Il nostro compito è supportare le forze dell’ordine. Tutti sappiamo che una buona parte dei reati è messo in atto da un paio di dozzine di soggetti noti e stranoti”. Qui si scalda il sindaco: “Cosa ha fatto in merito questo governo? Su questa faccenda aveva puntato molto durante la campagna elettorale. La musica è peggiorata. L’accoglienza dei migranti è andata allo sbrago”. In più c’è la questione casa che riguarda tutta Europa, dice il primo cittadino. “I fondi Pnrr non sono stati messi per la casa. Si è trattato di una scelta, anche se mi pare che su quanto realizzato non abbia molto da ridire. Sono stati di certo tutti interventi di miglioramento”.

Questione casa: molte abitazioni sfitte non si possono utilizzare

Il quartiere Novello verrà riappaltato, ma non più a 1.200 euro al metro quadrato, ma a circa 2.000. “Tutti cercano case in affitto – dice Lattuca -. Noi ne abbiamo 3.200 sfitte, ma attenzione: alcune centinaia sono in vendita, altre centinaia sono diroccate, altre non in regola con i parametri per affittarle, altre ancora in procedure fallimentari e altre hanno eredi che non decidono sul da farsi”. Il dato è fisiologico: ogni anno muoiono a Cesena mille persone. Di queste 500 sono anziani soli. Le case rimangono vuote, poi spesso non si sa cosa farne. E rimane sul tappeto il tema dell’abitazione. Per tanti, soprattutto stranieri.