Longiano, trasporto scolastico: questione aperta

Da Badia e da Budrio i costi per le famiglie sarebbero di molto aumentati

Foto archivio Corriere Cesenate
Foto archivio Corriere Cesenate

In materia interviene Michele Fratellanza, ex presidente del Consiglio di frazione Nr. 2, Budrio e Badia

La questione del trasporto scolastico

Sulla questione del trasporto pubblico a Longiano in favore degli studenti della scuola media di Budrio interviene Michele Fratellanza, ex presidente del Consiglio di frazione Nr. 2 di Budrio e Badia. “Mi sento in dovere di intervenire su una questione che sta suscitando grande preoccupazione tra le famiglie del nostro territorio: la gestione del trasporto scolastico – scrive -. Ritengo doveroso richiamare l’attenzione sulle recenti decisioni dell’Amministrazione comunale riguardo al trasporto scolastico, una questione che sta creando un evidente disagio tra i cittadini”.

L’avviso di pagamento

È arrivato anche un avviso di pagamento. “Numerose famiglie – dice ancora Fratellanza – della frazione di Budrio hanno ricevuto in questi giorni l’avviso di pagamento per la  tariffa per il trasporto scolastico verso la scuola media di Longiano, un servizio che fino a pochi anni fa era regolato da un contributo simbolico di 10 euro, uniforme per tutte le frazioni. Questa tariffa, seppur ridotta, tocca anche famiglie con Isee sino ai 3000 euro. Contestualmente, si rileva che per altre aree del territorio, come Crocetta e Ponte Ospedaletto, il servizio continua a essere gratuito per i bambini li residenti grazie alla gestione di Start Romagna ed ai contributi regionali che azzerano la tariffa. Ma da Budrio il pullman Start Romagna per Longiano non passa e quindi si paga il trasporto comunale. Questa disparità si manifesta in modo ancora più critico per Budrio, per la collocazione geografica della scuola media, situata in collina, rende impossibili soluzioni alternative come il tragitto in bicicletta o a piedi. Possibili invece a Gambettola o a Savignano. Per molti genitori lavoratori, il trasporto pubblico rappresenta non solo una comodità, ma una necessità per garantire la frequenza scolastica dei propri figli”.

Si tratterebbe di un investimento modesto

“Differenziare i costi in base alla residenza, senza un’adeguata analisi delle necessità e delle condizioni territoriali, appare contrario a ogni logica di giustizia sociale”, fa presente Fratellanza che così conclude: “Da quanto detto, la scelta di applicare una tariffa alle famiglie di Budrio e Badia mira a coprire un costo di 19.000 euro su un bilancio comunale annuale che supera i 10 milioni di euro. Nell’ultima variazione di bilancio di questo fine novembre, oltre 48.000 euro sono stati stanziati per le gli allestimenti del Natale”.