I “Frammenti di vita” di Ugo Vandelli

In libreria il volume in cui l'ex vicecommissario della Polizia di Stato racconta le sue esperienze di vita. Pagine pensate che fanno pensare

Nella foto, la copertina del libro di Ugo Vandelli
Nella foto, la copertina del libro di Ugo Vandelli

Vita familiare, il lavoro nella Polizia e l’impegno nel sindacato e nel giornalismo. Poi lo sport, il basket in particolare, una passione trasmessa anche a figli e nipoti. Gli oltre 70 anni dell’ex vicecommissario in 160 pagine corredate da numerose fotografie. E un desiderio inconfessato: incontrare Gianni Morandi

Una vita in pillole e un sogno: incontrare Gianni Morandi

I “Frammenti di vita” pubblicati di recente sono quelli di Ugo Vandelli. L’ex vicecommissario della Polizia di Stato ha dato alle stampe, con la Cesenate edizioni, un volume che raccoglie molto della sua vita di uomo delle forze dell’ordine, padre di famiglia, sportivo e giornalista. Volto noto a Cesena per il suo ruolo pubblico, ma anche grande appassionato di sport, del basket in particolare, tifoso del Bologna in una città da sempre con il cuore bianconero, per la Juve e per il Cesena, Vandelli coltiva un sogno: incontrare Gianni Morandi. Parrebbe un’aspettativa da ragazzini, e potrebbe anche esserlo. Ma lui ha il coraggio di raccontarlo con il candore di quando era giovane e seguiva le orme di uno dei bolognesi più famosi. Al Gianni nazionale Vandelli scrive una lunga lettera in cui gli esprime il desiderio di incontrarlo.

La strage di Bologna del 2 agosto 1980

Sono numerosi i fatti citati nelle 160 pagine del volume, tra cui la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che lo vide impegnato tra i primi soccorritori. Un ricordo rimasto indelebile cui Vandelli dà seguito ogni anno partecipando alla commemorazione.

I pilastri: la famiglia e la moglie Cristina

Tra i capitoli più incisivi, quello dedicato alla famiglia. L’autore parla di sé e della sua famiglia e accompagna il lettore all’interno delle sue vicende personali, di anni ancora vivissimi nella memoria di tanti. Una vicenda personale che potrebbe essere anche quella di chi si può immergere nella lettura e si può ritrovare protagonista assieme all’autore. Dalle estati in Rivera con la morosa che diventerà sua moglie Cristina, al nonno con accanto i nipoti. “Nulla accade per caso”, scrive nel sottotitolo del libro. Non si può che condividere.