Cesena
Franco Spazzoli racconta “Sette giornate particolari nella storia di Cesena”
In Biblioteca Malatestiana, da lunedì 27 gennaio, torna il ciclo di incontri promosso da Auser
Torna la rassegna “Sette giornate particolari nella storia di Cesena” promossa da Auser con il patrocinio del Comune. L’iniziativa, a cura di Franco Spazzoli, esperto di storia locale, è stata presentata oggi in municipio.
Acerbi: “Cesena ama la storia locale”
L’assessore alla Cultura Camillo Acerbi ha definito la rassegna, alla seconda edizione, “molto importante”, a conferma che in città “l’interesse per la storia locale è molto sviluppato, come dimostra l’ottimo riscontro di pubblico in occasione delle iniziative storiche organizzate dalle tante realtà culturali cittadine”.
Bigi: “Auser non è solo assistenza”
“Auser Cesena – ha aggiunto il presidente dell’associazione Luciano Bigi – non offre alla città solo servizi di assistenza, ma anche eventi culturali. La cultura poi è uno strumento importante per mantenere le persone attive e lucide. Il professor Spazzoli, nostro socio volontario, è un ottimo divulgatore e anche quest’anno saprà attrarre tanti in Biblioteca Malatestiana come lo scorso anno”.
Spazzoli: “Rivivremo sette giornate cruciali per la città”
Previsti sette appuntamenti in Aula Magna, alle 17, a partire da lunedì 27 gennaio, a ingresso libero. “L’iniziativa – ha spiegato Spazzoli – nasce con lo scopo di divulgare, al di là degli ambiti specialistici, la conoscenza della storia di Cesena attraverso una narrazione incentrata su alcune delle giornate più significative, accompagnata dalla proiezione di immagini”. Nell’approfondire eventi e personaggi, ha assicurato il relatore, “cercheremo di rivivere quelle giornate, senza mai proporre un racconto astratto”.
Il programma nel dettaglio
Si parte lunedì prossimo, in occasione della Giornata della Memoria, con “17 dicembre 1943 – L’inizio delle deportazioni di Ebrei cesenati”. Verranno raccontate le vicende di sei donne delle famiglie Jacchia e Forti prelevate dalle loro case per iniziare un calvario che le porterà alla morte ad Aushwitz-Birkenau.
Gli appuntamenti successivi saranno tutti in ordine cronologico. È in programma per lunedì 10 febbraio il ricordo dell’11 gennaio 49 a.C. dal titolo “Alea iacta est… Cesare a Cesena?”. Secondo Spazzoli “Cesena, ultimo baluardo dell’Impero romano, non poté non avere un ruolo importante nel passaggio del Rubicone in armi. È più probabile un accordo con la guarnigione romana che l’idea che Cesare si fosse perso nella centuriazione”.
Lunedì 24 febbraio sarà la volta dell’incontro incentrato sul 22 marzo 1408, data che segna l’inizio della costruzione della Cattedrale. Al centro dell’incontro la figura di Andrea Malatesta, “figura poco nota – sottolinea il relatore – zio di Novello, che fece spianare e allargare la piazza Maggiore, oggi piazza del Popolo, e fece erigere la nuova Cattedrale”.
Il 10 marzo la rassegna proseguirà con l’incontro dal titolo “1° agosto 1453 – Nasce Giuliano Fantaguzzi, cronista d’eccezione”. “La sua cronaca detta “Caos” – secondo il relatore – è una miniera di notizie che riguardano avvenimenti storici di prima grandezza ma anche piccoli fatti curiosi. Tuttavia non scrive nulla di Leonardo da Vinci, che di sicuro avrà incontrato a Cesena”.
Lunedì 24 marzo si parlerà del “14 luglio 1495 – La strage nella chiesa di San Francesco”. In quel pomeriggio, mentre la famiglia Martinelli era riunita nella chiesa di San Francesco per il Vespro, fecero irruzione i membri della famiglia avversaria dei Tiberti e compirono una strage. “I mattoni di quella chiesa, abbattuta nell’Ottocento – ricorda Spazzoli – sono stati utilizzati per costruire il Teatro Bonci”.
Il 7 aprile largo a “5 febbraio 1797 – Napoleone porta la Rivoluzione”. In una Cesena statica, da secoli governata dai delegati del papa, irrompe Bonaparte con il suo esercito vittorioso e cambia tutto per sempre.
Ultimo appuntamento il 14 aprile con l’incontro sul “4 dicembre 1848 – Garibaldi a Cesena”. Il passaggio del generale fu breve ma in città destò entusiasmo. Si parlerà soprattutto del duello tra due garibaldini, Risso e Ramorino, in località Gessi, e del giovane Gaetano Maldini, definito il “paggio” di Anita.