Valle Savio
Verghereto, morto sul lavoro ad Arezzo
Un operaio di 54 anni ha perso la vita mentre stava lavorando in un cantiere pubblico commissionato a una ditta di Balze
Un operaio di Verghereto è morto sul lavoro, questa mattina ad Arezzo.
Dinamica da ricostruire
Un operaio di 54 anni è morto stamani in un cantiere edile nel centro di Arezzo. Ne dà notizia il sito www.ansa.it, precisando che la vittima, originaria di Verghereto, stava scaricando materiale da una gru quando, secondo prime informazioni, lo stesso mezzo speciale si sarebbe ribaltato, travolgendolo. Sul posto sono giunti subito i mezzi del 118, ma non è stato possibile salvarlo. La dinamica è ancora tutta da ricostruire e gli accertamenti delle forze dell’ordine in corso.
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Addio ad Alessandro Guerra
Da quanto si apprende dal sito ArezzoNotizie, si chiama Alessandro Guerra l’operaio di Verghereto, classe 1970, morto questa mattina ad Arezzo. Stava lavorando in un cantiere pubblico commissionato dal Comune di Arezzo a una ditta di Balze di Verghereto, per la sistemazione del muro di contenimento a bordo strada. Non ci sarebbero testimoni oculari dell’accaduto.
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La Cgil: “Le morti sul lavoro sono un’emergenza”
In una nota giunta in redazione, la Cgil Forlì Cesena e la categoria provinciale degli edili Fillea Cgil “esprimono condoglianze e la massima vicinanza ai familiari del lavoratore che ha perso la vita oggi”. Il sindacato fa sapere di essere in stretto contatto con la Cgil di Arezzo e in attesa dell’esito degli accertamenti sull’accaduto. Allo stesso tempo, ribadisce che “servono controlli, leggi chiare, formazione e prevenzione. Non possiamo accettare che sia normale recarsi al lavoro con il timore di non fare più ritorno a casa. Le morti sul lavoro sono un’emergenza che deve essere affrontata. Più di 1.000 morti sul lavoro in un anno sono un dato allarmante. Ci chiediamo se il Governo troverà mai il tempo per occuparsi concretamente di questa urgenza, lavorando su una seria riforma del mercato del lavoro che riduca le forme di ricattabilità e precarietà, lavorando sul sistema degli appalti, dove oggi avviene il maggior numero di infortuni, e infine lavorando seriamente sul sistema dei controlli e della formazione“.
*** NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO ***