Il vescovo don Pino al Banco di solidarietà: “Continuate così. Grazie per quello che fate”

Visita oggi pomeriggio da parte dell'arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, il nuovo vescovo di Cesena-Sarsina. La fotogallery

L'arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo con la volontaria del Banco di solidarietà, Susanna. Foto di Pier Giorgio Marini
L'arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo con la volontaria del Banco di solidarietà, Susanna. Foto di Pier Giorgio Marini

L’incontro nella sede di Calabrina. “Sono passato anche da Villa Calabra. Mi è venuto in mente che sono calabrese”, ha scherzato il presule

Con il Banco da più di 20 anni la carità si fa concretezza

Accolto dal sole e da un coro che intona “Dove troveremo tutto il pane se non abbiamo niente?”. – Il vescovo di Cesena-Sarsina, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, ha visitato nella sede di Calabrina il Banco di Solidarietà, luogo dove, da più di vent’anni, la carità si fa concretezza. Tra sorrisi, strette di mano e benedizioni, ha salutato tutti i presenti, senza distinzione, ricordando che “chi agisce per l’altro rimane giovane perché il movimento interiore dettato dall’amore genera e rinnova ogni cosa”. Il presule ha anche fatto memoria di quando, nel 1975, per la prima volta cantò il brano di Stefano Pianori, su una spiaggia, con giovani di Comunione e liberazione, in vacanza in Calabria.

“Grazie per il vostro lavoro”

“Grazie per il vostro lavoro e per quello che fate. Continuate così”. L’ha detto ha aggiunto il vescovo don Pino durante la visita all’associazione che segue circa 350 persone del territorio, come ha spiegato al presule il presidente Alessio Bonaldo. “Sono passato anche da Villa Calabra. Mi è venuto in mente che sono calabrese”, ha scherzato il presule.

Alcuni doni al vescovo

Monsignor Caiazzo ha benedetto i locali (foto sotto) in cui la merce viene stoccata prima di essere distribuita e i numerosi volontari presenti oggi. Al vescovo sono stati offerti alcuni doni. Il libro “Amati” che raccoglie testimonianze di volontari in giro per l’Italia, il libretto del Donacibo e il grembiule che ha subito indossato.

Il vescovo don Pino mentre benedice i locali del magazzino del Banco di solidarietà e i volontari. Foto Pier Giorgio Marini

“Cristo agisce grazie alle nostre azioni”

Il vescovo, visibilmente commosso, ha ricordato che “Cristo non ha mani, ha solo le nostre” . L’amore, quello vero, non fa rumore, ma cambia il mondo, come i volontari, segni silenziosi della benedizione di Dio.

Il Banco è nato dal carisma di don Giussani

Il Banco, nato dal carisma di don Giussani, è una comunità viva: più di 120 volontari e oltre 350 famiglie assistite, rapporti che crescono nel tempo, mai per dovere, ma per amore. “Non bisogna vergognarsi del bisogno- dice il presidente Alessio Bonaldo – perché è l’atteggiamento più umano”. Il bisogno non isola: unisce.

La cultura promuove la carità e la carità promuove la cultura

Nel giorno successivo al suo compleanno, il presule ascolta gli auguri cantati dal pubblico. Poi la benedizione al magazzino e ai volontari e un ringraziamento sincero: “La cultura promuove la carità e la carità promuove la cultura ”.

Foto di Pier Giorgio Marini
Banco di solidarietà (145) - foto PG Marini