Lettere
Sacro Cuore a Tivoli, Pompei e Paestum, tre giorni alla Scoperta della Storia
La direttrice: "La storia non è solo nei libri, ma vive e respira nei luoghi"
Gita a Pompei e Paestum per gli alunni del Sacro Cuore di Cesena. Pubblichiamo il racconto di Emanuela Casali, direttrice della scuola primaria, fra gli accompagnatori.
Caro direttore,
il sole splendeva alto nel cielo azzurro, lunedì mattina, promettendo giorni indimenticabili per i nostri alunni delle classi quarte della Scuola primaria della Fondazione del Sacro Cuore. Equipaggiati e carichi di aspettative e sogni , siamo partiti per una gita speciale di tre giorni a Pompei e Paestum, consapevoli del fatto che questa avventura si inserisce alla perfezione nell’alveo delle nuove indicazioni che partiranno nel 2025/26 volute dal ministro Valditara e che promuovono la bellezza e la conoscenza della storia attraverso esperienze dirette e uno studio più approfondito delle nostre radici culturali greco-romane.
La magnificenza di Villa Adriana
Arrivati alla prima tappa, Villa Adriana a Tivoli, i bambini sono rimasti affascinati dall’architettura grandiosa. Costruita dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C., è ricca di storie e leggende. I bambini si sono dimostrati curiosi di sapere perché Adriano ha scelto di costruire la villa e quali erano le sue funzioni. Il teatro all’interno della villa li ha così affascinati da far venire loro voglia di cimentarsi in una semplice e simpatica rappresentazione teatrale così come la presenza dell’acqua nelle vasche zampillanti ha impresso un senso di pace e rilassatezza rigeneratrice, la stessa che sentivano gli antichi romani alla ricerca di luoghi rigeneranti in cui costruire le residenze estive. Essere in un luogo così antico ha suscitato tanta curiosità e domande: come si viveva all’epoca di Adriano e quali segreti nasconde la villa? Questi elementi hanno stimolato l’immaginazione dei bambini e il loro interesse per la storia e l’arte, rendendo la visita a Villa Adriana un’esperienza viva e interessante.
Pompei, il vivo respiro di una città silenziosa
Arrivati a Pompei, i bambini sono stati subito catturati dalla grandezza del sito archeologico. Camminando tra le antiche rovine, hanno potuto vedere con i propri occhi i resti di una civiltà straordinaria. Con il supporto delle guide, hanno appreso come questa città fosse vibrante di vita fino al tragico giorno del 79 d.C., quando l’eruzione del Vesuvio ha sepolto tutto sotto un mantello di cenere.
Ogni angolo di Pompei racconta una storia che ancora testimonia la vitale esistenza di un popolo che è stato improvvisamente travolto e sepolto: dai mosaici colorati delle abitazioni, che rappresentano scene di vita quotidiana, ai templi dedicati agli dei, alle strade acciottolate impreziosite da fontane da cui si sente ancora gorgogliare l’acqua, che si intersecano al decumano della via dell’Abbondanza che conduce al Foro. I bambini hanno cercato di catturare la bellezza di quel luogo unico. “Guarda i colori di questo affresco”, ha esclamato una bimba, evidenziando i dettagli che trasmettevano emozione e cultura.


La meraviglia di Paestum
Dopo una pausa pranzo ristoratrice presso l’hotel del Sole, dove abbiamo alloggiato a Pompei, abbiamo proseguito verso Paestum, famosa per i suoi templi conservati in maniera splendida. Qui il profumo del mare e il canto degli uccelli ci hanno accolti con un’atmosfera magica. Che sproporzione tra noi e la grandezza dei templi! I nostri esploratori sono rimasti affascinati dalle costruzioni doriche, potenti testimoni di un’epoca in cui l’arte e l’architettura hanno raggiunto vette straordinarie. Accompagnati da due esperte guide hanno scoperto come i templi erano dedicati a divinità come Hera e Poseidone, imparando a conoscere la mitologia e le storie ad esse collegate. “È come se potessimo parlare con i nostri antenati”, ha detto un alunno con entusiasmo. L’interazione diretta con la storia, un elemento chiave delle nuove indicazioni ministeriali, ha reso l’apprendimento più intenso e reale. In questa giornata magica, i bambini hanno imparato che la storia non è solo nei libri, ma vive e respira nei luoghi che possono visitare e nelle storie che possono ancora raccontare. La vera bellezza della storia, alla fine, è la sua capacità di ispirare le nuove generazioni. Ritorniamo a casa carichi di una certezza rassicurante per l’orizzonte di crescita verso cui accompagniamo i nostri alunni: “I bambini amano soltanto le cose vere”.
Emanuela Casali