Il ricordo dell’alluvione guarda al futuro

A Cesena due giorni di incontri, mostre e libri, a due anni dalla tragedia del maggio 2023, faranno il punto sulla ricostruzione con un occhio di riguardo alla prevenzione

Aula magna della biblioteca Malatestiana: presentazione degli eventi e del libro "Un fiume di persone"

Due giorni di eventi, mostre, libri, per ricordare l’alluvione del 2023, fare il punto sulla ricostruzione, prepararsi per il futuro. Si tratta di “Un fiume di persone”, in programma a Cesena il 16 e 17 maggio con il coinvolgimento di scuole, cittadini e realtà del territorio.

L’evento è stato presentato oggi, nell’aula magna della biblioteca Malatestiana, dal sindaco Enzo Lattuca affiancato dall’intera Giunta e dal presidente del Consiglio comunale Filippo Rossini: «Questo a significare l’importanza che diamo a queste due giornate – ha sottolineato il primo cittadino – in cui ricordiamo ciò che è avvenuto a Cesena e non solo».

La due giorni si colloca all’interno del progetto europeo Times (Technology and innovation for maps of emergency social resilience), finanziato dal programma Horizon Europe e di cui il Comune di Cesena (beneficiario di 80mila euro) è capofila.

Sirene di allerta e allarmi per sottopassi

Non si tratta di eventi estemporanei, dato che l’appuntamento tornerà nei prossimi anni: «Diverrà un momento fisso, nel quale suonare le sirene di allerta, un modo diverso per onorare il consueto minuto di silenzio – ha aggiunto Lattuca –. Ne abbiamo installate due: una al ponte Vecchio, l’altra nella passerella ciclopedonale tra l’ex Zuccherificio e l’Ippodromo». A breve il Comune metterà in sicurezza anche i sottopassi, a partire da quelli più a rischio: «Installeremo delle segnalazioni luminose, attivabili da remoto in caso di allagamento, prima del sottopasso di via Machiavelli e di quello di via San Cristoforo, così da bloccare il traffico in modo tempestivo».

«Vogliamo anche mettere in sicurezza tutte le frane – ha aggiunto il primo cittadino – a partire da quella di Santa Lucia. A differenza della città, dove la ricostruzione è stata più veloce, le colline presentano ancora delle ferite aperte».

Il programma di venerdì 16

Si comincia venerdì 16 maggio, alle 10 al cinema multisala Eliseo con ‘Il volontariato spontaneo all’interno delle emergenze’, reading teatrale e incontro con le scuole superiori.

Dopo gli eventi istituzionali, l’associazione SpostaMenti prenderà la scena con il reading musicale ‘ZERO’. A seguire lettura ad alta voce de ‘Il Vocabolario dell’alluvione’, nuova pubblicazione a cura dell’Associazione culturale Barbablù e dell’Amministrazione comunale caratterizzata dal racconto delle persone colpite dall’alluvione, ma anche di volontarie e volontari, con i contributi della Protezione Civile, scienziate e scienziati. La mattinata volgerà a conclusione con il talk ‘Il volontariato spontaneo all’interno delle emergenze’ a cura di Eva Merloni dell’Agenzia ItaliaMeteo.

Alla stessa ora dell’esondazione di due anni fa, alle 15,45, all’altezza del ponte nuovo si terrà una simulazione di allerta con l’attivazione della sirena fatta installare dal Comune con lo scopo di avvisare acusticamente chi vive a ridosso del fiume in caso di pericolo e per ricordare i drammatici momenti che hanno caratterizzato il pomeriggio del 16 maggio 2023.

La giornata proseguirà alle 18,30, al cinema Eliseo, con il talk del climatologo Luca Mercalli che interverrà su “Cambiamenti climatici ed eventi estremi: cosa ci riserva il futuro?”. Mercalli è anche presidente della Società meteorologica italiana, associazione nazionale fondata nel 1865. Incontro gratuito, senza prenotazione, fino ad esaurimento posti.

Il programma di sabato 17

Sabato 17 alle 10, in biblioteca Malatestiana, attraverso la presentazione di una pubblicazione curata dall’Amministrazione comunale e da Matilde Studio, si parlerà degli interventi di ripristino e messa in sicurezza progettati, avviati o già eseguiti sulle infrastrutture stradali danneggiate. Un report che tratta perlopiù di opere che hanno interessato il territorio collinare, e sugli edifici pubblici colpiti da acqua e fango.

La giornata proseguirà negli spazi della palestra della scuola primaria “Don Milani” che nei giorni dell’alluvione hanno ospitato un centro di prima accoglienza, raccolta e ridistribuzione beni a tutti i nuclei familiari colpiti dagli eventi. Il pomeriggio sarà introdotto alle 16,30 dalla rete di volontari della città. Alle 17 si terrà la presentazione del libro ‘Un fiume di persone — Dizionario di un’alluvione’ a cura dell’associazione Barbablù. Alle ore 17,30 ‘ZERO’ reading musicale a cura dell’associazione ‘SpostaMenti’. Infine, un momento conviviale a cura della Cucine popolari di Cesena.

Libro e mostra “Un fiume di persone”

‘Un fiume di persone – Dizionario di un’alluvione’ è il libro che raccoglie le molte testimonianze di chi ha vissuto in prima persona i giorni di maggio 2023 e i contributi tecnici e scientifici degli esperti. Dal 13 maggio all’8 giugno 2025 il libro si presenta al pubblico con una mostra in Biblioteca Malatestiana: una raccolta di voci, fotografie e illustrazioni per condividere memorie e prepararsi insieme alle sfide future. In mostra alcune pagine del volume che raccontano la vita che la città raccoglie intorno al fiume Savio: dal volontariato civile nei giorni di maggio 2023 passando per le leggende che abitano le rive e gli argini, fino alle speranze che cittadini e cittadine nutrono per la Cesena di domani.

Il volume è una raccolta di informazioni e ricordi che si pone un triplice obiettivo. Il primo è quello di fornire consigli e indicazioni sulle buone pratiche da tenere in caso di emergenza. Il secondo è analizzare in maniera precisa quanto accaduto sul territorio in termini di dissesto idrogeologico e variazioni ambientali provocate dal cambiamento climatico. Il terzo è portare alla luce l’aspetto umano, il contributo operativo ed emotivo che il volontariato civile ha apportato alla gestione dei giorni più critici.

«In molti dei volontari che si sono attivati nell’alluvione – ha spiegato Elisa Rocchi di Barbablù – è nata una consapevolezza: quella di poter aiutare, poter fare la differenza». Un sentire comune nelle generazioni precedenti, più abituate all’agire in comunità, che i più giovani hanno scoperto in un momento drammatico.

Mostra “Romagna sfigurata”

A questa mostra se ne aggiunge una ulteriore: si tratta di ‘Romagna sfigurata’ di Silvia Camporesi che sarà inaugurata il 13 maggio nella Galleria d’arte del Ridotto. Silvia Camporesi, fotografa forlivese di fama internazionale, ha voluto documentare con le sue immagini il progressivo dissesto del territorio e le mutazioni improvvise del paesaggio agrario e boschivo. Il suo reportage, frutto di un progetto promosso dalla Associazione Nuova civiltà delle macchine Aps di Forlì e sostenuto dal Ministero della Cultura, nasce da un’idea sviluppata dalla stessa fotografa insieme con l’architetto paesaggista Sauro Turroni.