Emilia-Romagna, negozi riaperti la domenica

Prosegue il processo di riallineamento delle misure anti-Covid previste dall’ordinanza regionale rispetto a quelle contenute nel Dpcm del Governo per le aree in zona arancione, dopo due settimane nelle quali l’Emilia-Romagna aveva adottato provvedimenti più restrittivi. Azioni che si stanno rivelando efficaci. L’indice Rt di trasmissibilità del virus questa settimana è sceso all’1,07, portano la Regione ad adottare disposizioni meno restrittive , come annunciato questa mattina dal presidente della Regione Stefano Bonaccini in diretta su La7 (vedi notizia richiamata in alto).

Una nuova ordinanza regionale è stata appena firmata dallo stesso governatore. Sarà in vigore da domani, 28 novembre, fino al prossimo 3 dicembre, quando scadrà anche il Dpcm nazionale. 

Permangono tutte le restrizioni delle zone arancioni. Le grandi strutture di vendita continueranno a rimanere chiuse nei festivi e prefestivi, così come i centri e i parchi commerciali, a differenza di quelle medie, di superficie fino a 2.500 metri quadrati nei comuni con più di 10mila abitanti e fino a 1.500 metri quadrati in quelli con meno di 10 mila abitanti, che potranno riaprire nei fine settimana. Lo stesso avverrà per i negozi più piccoli, che tornano aperti anche la domenica.

In merito alle scuole, in attesa di ulteriori e specifiche indicazioni da parte del Comitato tecnico scientifico nazionale, in quelle del primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) restano sospese le lezioni di educazione fisica al chiuso, mentre da domani si potranno tenere invece all’aperto. Sospensione confermata per le lezioni di canto e per quelle di strumenti a fiato.Infine, la corsistica di ogni tipo, organizzata da soggetti pubblici o privati. Da domani sarà possibile tornare a svolgerla in presenza ma solo in forma individuale, mentre per quella collettiva permane unicamente la possibilità di ricorrere alla modalità a distanza.

Confermate le altre limitazioni della precedente ordinanza regionale, a partire dall’obbligo sempre della mascherina.