La storia del Cesena calcio. I bianconeri in Coppa Uefa/2

Il Cesena sfida l'Europa in Coppa Uefa. Ecco la seconda parte di quella storica impresa

Il portiere del Cesena Lamberto Boranga (foto: archivio Pier Giorgio Marini)

Quando i bianconeri vennero eliminati con onore contro il Magdeburgo in casa. Accadde 49 anni fa, in occasione di Cesena-Magdeburgo 3-1. Il “Cavalluccio” tentò inutilmente di ribaltare tra le mura amiche lo 0-3 dell’andata, nella seconda coppa europea per importanza.

La partita

Mercoledì 29 settembre 1976, in occasione della partita di ritorno dei trentaduesimi di finale della Coppa Uefa 1976-1977, il Cesena di Giulio Corsini batté in casa il Magdeburgo di Klaus Holke-Urbanczyk per 3-1. A causa della sconfitta dell’andata nella Germania Est per 3-0 (vedi notizia al link sotto), il successo non permise ai cesenati di qualificarsi per i sedicesimi di finale. Davanti a circa 10.000 spettatori, durante la partita disputata al vecchio “La Fiorita” di Cesena (oggi “Dino Manuzzi – Orogel Stadium”) e arbitrata dall’ungherese Lajos Somlai, i sogni di gloria romagnoli sembrarono avverarsi, grazie al 2-0 firmato da Giorgio Mariani al 29′ e da Fiorino Pepe al 52′. L’impresa subì però una definitiva battuta d’arresto con la rete del tedesco orientale Jürgen Sparwasser al 69′. Pochi minuti dopo, il cesenate Mariani stese l’avversario Joachim Streich con un calcio, venendo espulso. Fu utile solo per la gloria il definitivo 3-1 del Cesena di Emiliano Macchi al 73′.

Curiosità sul Cesena

Si chiuse così, con un’eliminazione a testa alta, l’avventura in Coppa Uefa del Cesena, la prima squadra italiana di una città non capoluogo di provincia (nel 1976 Cesena non era ancora co-capoluogo di provincia) ad aver disputato le coppe europee. Ad affiancare il team del Savio in questo record nostrano, ci pensarono l’Empoli nella Coppa Uefa 2007-2008 e il Sassuolo nell’Europa League 2016-2017. Il “Cavalluccio” respirò ancora l’aria europea. Con Gaetano Salvemini in panchina e militando in serie B, nel 1992-1993 disputò il torneo Anglo-Italiano, un torneo non più esistente tra squadre italiane e inglesi delle rispettive seconde divisioni nazionali. I bianconeri furono subito eliminati ai gironi, in virtù di tre sconfitte (contro Portsmouth, Birmingham e Brentford) e un pareggio (contro Newcastle).

Curiosità sul Magdeburgo

L’eliminazione del Cesena fu la seconda grande impresa dei teutonici orientali contro le formazioni italiane, dopo aver sconfitto il Milan per 2-0 nella finale della Coppa delle Coppe, giocata l’8 maggio 1974. Grazie al trofeo sottratto ai rossoneri, il Magdeburgo fu l’unica squadra della Germania Est a vincere una coppa europea. Autore della marcatura che fermò le ambizioni del Cesena, Jürgen Sparwasser aveva scritto due anni prima una pagina indimenticabile della storia mondiale. Segnò al 77′, in piena “Guerra fredda”, il gol decisivo in Germania Est-Germania Ovest 1-0 del 22 giugno 1974, ai Mondiali di quell’anno (disputati proprio nella Germania Ovest). Fu l’unico incontro calcistico tra le due Germanie. Autore di un’altra impresa leggendaria fu il tecnico magdeburghese, Holke-Urbanczyk. Da calciatore del Chemie Halle, mentre era con la sua squadra in un albergo di Eindhoven (Olanda) in attesa di disputare Psv Eindhoven-Chemie Halle 2-0 di Coppa Uefa del 28 settembre 1971, salvò tantissime persone da un incendio sviluppatosi in quell’hotel. Per salvarsi, si gettó dalla finestra, procurandosi ferite che lo costrinsero ad appendere gli scarpini al chiodo.

Il Cesena e il Magdeburgo nel 1976-1977

Alla fine di quella stagione, il Cesena arrivò 16esimo e ultimo in serie A con 14 punti, retrocedendo di conseguenza in serie B assieme a Catanzaro e Sampdoria. Invece il Magdeburgo arrivò secondo nella DDR-Oberliga (il campionato di massima divisione della Germania Est) con 34 punti, a sole quattro lunghezze di distanza dai vincitori della Dinamo Dresda.