Coronavirus, durissimo il commissario Venturi: “La richiesta di poter fare corsette è ridicola”

Al termine della conferenza stampa appena conclusa, il commissario ad acta per la Regione Emilia-Romagna Sergio Venturi ha avuto parole durissime per chi ancora chiede di poter fare una corsetta. “Questa richiesta è ridicola. Ma ci rendiamo conto? – ha detto -. Ma sapete che può significare se uno si sloga una caviglia mentre corre sul fiume? E che deve fare un’ambulanza mentre non ne abbiamo ormai più a disposizione? Ma che cosa deve ancora accadere perché ne prendiamo coscienza? Sì, perché su queste famose passeggiate una cosa la voglio dire: 5, 6 o 10 chilometri da casa non si possono più fare. Lo vogliamo comprendere o no? O manteniamo alto il senso di responsabilità o verranno prese misure ancora più restrittive, anche dopo quelle adottate ieri sera dal presidente Bonaccini che ha chiuso giardini e parchi. Sono ipotizzabili altre zone rosse”.

Venturi ha anche lodato quanti a Mirandola hanno realizzato un prototipo per sdoppiare i respiratori. “Questo è il genio italiano che viene apprezzato in tutto il mondo. Voglio ringraziare quanti si sono prodigati. Una sorta di moltiplicazione dei pani e dei pesci. Questa è la moltiplicazione dei respiratori. E capite bene quanto sia importante per noi oggi”.

Infine Venturi ha chiuso con una metafora. “C’erano un leone e un colibrì. Il leone stravaccato vede il colibrì con una goccia d’acqua sul becco e gli dice, con una certa aria di sufficienza. Dove vai e che fai? C’è un incendio – risponde il colibrì -. Vado a fare la mia parte”.