Papa Francesco su Fiducia Supplicans a Credere: “Il cuore del documento è l’accoglienza”

“Il cuore del documento è l’accoglienza”. Così papa Francesco spiega la nuova dichiarazione Fiducia Supplicans in un’ampia intervista a Credere, settimanale del gruppo editoriale San Paolo concessa al direttore, don Vincenzo Vitale, in occasione dei 10 anni della testata e in edicola da domani. Sulle discussioni che la dichiarazione ha generato all’interno della Chiesa dice: “Nessuno si scandalizza se do la benedizione a un imprenditore che magari sfrutta la gente: e questo è un peccato gravissimo. Mentre si scandalizza se la do a un omosessuale…. Questo è ipocrisia”.

È un papa Bergoglio a tutto tondo quello che emerge dall’intervista rilasciata rilasciata in esclusiva, per la prima volta, al settimanale della San Paolo. Francesco affronta vari argomenti anche di stretta attualità: dalla benedizione delle persone omosessuali, al Giubileo, al coinvolgimento dei giovani. A tal proposito sottolinea: «Ci sono esperienze pastorali che parlano alla gente semplice (…) Ci sono anche realtà “sofisticate”, che non arrivano, movimenti un po’ “esquisiti” e che tendono a formare una “ecclesiola”, di persone che si sentono superiori».

L’intervista si concentra anche sul ruolo donne nella Chiesa: «Aprire alle donne il lavoro in Curia è importante – spiega – Nella Curia romana ora ci sono diverse donne perché fanno meglio di noi uomini in certi incarichi» per poi rassicurare sul suo stato di salute: «La Chiesa si governa con la testa, non con le gambe».

Infine Francesco desidera una Chiesa più capace di essere vicina alle persone: «Quando sono con l’amministrazione, sì faccio quello che devo fare… ma quando sono con la gente, è un’altra cosa. La gente soffre tanto… noi chierici a volte viviamo nell’agio… occorrevedere il lavoro, la sofferenza della gente…».

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