Cesena
“L’altro San Zvan” è in dialetto
L'appuntamento curato dalla Pro Rubicone a Calisese con 15 poeti del territorio
Pomeriggio di poesie dialettali dedicate a “L’altro San Zvan”.
Spazio al dialetto
Domenica scorsa a Calisese, presso il parco della scuola media, 15 poeti locali si sono ritrovati per il tradizionale recital poetico “L’altro San Zvàn”. Un modo culturale e alternativo per festeggiare il patrono di Cesena, san Giovanni battista. Ha portato un saluto anche l’assessore alla cultura Camillo Acerbi, mentre ha diretto le attività il presidente della Pro Rubicone, Paolo Turroni, presente anche il presidente onorario Rino Zoffoli.
Falsi storici
«La festa di San Giovanni è anche il solstizio d’estate – ha premesso Turroni -. Lo celebriamo in poesia, nell’anno anche in cui celebriamo il centenario della leggenda della Malanotte». La professoressa savignanese Maria Teresa Pazzaglia ha poi trattato di famosi falsi storici, dalla morte per morso di vipera della regina Cleopatra, fino al Fiumicino di Savignano che Mussolini avrebbe fatto diventare il vero Rubicone.
Quindici poeti
Poi, largo alle declamazioni poetiche con 15 poeti del territorio: da Cesena Mario Amici, Fausto Ceccarelli, Dino Bartolini, Giuliano Biguzzi, Franco Casadei, Vittorio Valzania, Loris Babbini, Paola Franchini, da San Mauro Pascoli, Miro Gori, da Gatteo Secondo Lami, e da Montiano Loris Pasini, Giorgio Gasperini, Antonio Gasperini, e da Longiano Giorgio Magnani.