Nuovo ospedale Bufalini. Lattuca: “Una scelta di rilancio del sistema pubblico”

Intervento del sindaco Lattuca in Consiglio comunale. Il nuovo nosocomio sorgerà in un'area a Villachiaviche di Cesena

Rendering del nuovo "Bufalini" in zona Villachiaviche di Cesena

“Un’opera strategica non solo per la città, ma per l’intero sistema sanitario della Romagna e un segnale di speranza per la sanità pubblica nazionale”

Descrive così il nuovo ospedale che sorgerà a Villachiaviche il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, a seguito del dibattito, ieri in Consiglio comunale, sull’approvazione del progetto definitivo.

Una scelta coraggiosa e in controtendenza. Dimostra la volontà delle istituzioni di difendere e rilanciare il sistema pubblico”

“In un contesto in cui la condizione di finanziamento del Servizio sanitario nazionale appare insufficiente a garantire un servizio universalistico per tutti, la realizzazione di questo nuovo ospedale rappresenta una scelta coraggiosa, che va in controtendenza e dimostra la volontà delle istituzioni di difendere e rilanciare il sistema pubblico – ha proseguito -. Un ospedale che sarà un punto di riferimento per tutta la Romagna, in continuità con il ruolo di equilibrio che la città ha storicamente esercitato nel territorio”.

Il progetto prevede un ospedale di nuova concezione, dedicato in particolare alla gestione delle patologie acute, pensato per integrarsi in una rete ospedaliera diffusa e non per centralizzare tutti i servizi in un’unica struttura come è quella attuale.

In apertura del suo intervento, Lattuca ha bacchettato i gruppi di opposizione per la posizione ambigua tenuta a riguardo. “C’è il dovere delle forze che rappresentano i cittadini di esprimersi in modo chiaro – ha affermato -. Chi critica la localizzazione, quale altra area propone? Se si vuole ristrutturare l’ospedale vecchio, dove mettiamo i reparti durante i lavori? Il ruolo di un Consiglio comunale è quello di decidere se questa prospettiva, ancora prima dei dettagli tecnici, la si ritiene auspicabile, se è quello che vogliamo per il futuro della nostra città o invece se vogliamo guardare indietro”.

Le tappe del finanziamento

Il sindaco ha inoltre ripercorso le principali tappe del finanziamento dell’opera, che ritiene “un risultato tutt’altro che scontato alla luce delle crisi economiche, dell’aumento dei costi e delle difficoltà che la sanità pubblica ha attraversato in questi anni”. Dal primo stanziamento regionale di 156 milioni euro nel 2017 è stato ottenuto su iniziativa dell’allora sindaco Paolo Lucchi, fino all’investimento di 130 milioni deciso nel 2023 da Inail, nell’ambito della propria strategia nazionale di sostegno all’edilizia sanitaria: in pratica sarà proprietaria di un’ala del nosocomio e avrà la corresponsione di un canone da parte della Regione Emilia-Romagna.

Ha inoltre ricordato come la scelta dell’area, di proprietà di Ausl Romagna e adiacente a uno dei caselli autostradali, è stata confermata come la più idonea in base agli studi effettuati in passato, grazie anche alla buona accessibilità da tutta la Romagna e alla vicinanza al centro città.

Area nuovo Bufalini, no a nuovi insediamenti residenziali

Come orizzonte per il completamento del nuovo Bufalini, il sindaco ha indicato la prospettiva dei primi anni ’30 specificando che l’area circostante non sarà destinata a nuovi insediamenti residenziali o commerciali, ma potrà accogliere funzioni coerenti con la vocazione pubblica del polo, come servizi oggi presenti a Pievesestina o aule universitarie integrate nella struttura ospedaliera.

I piani per il vecchio ospedale

Stanno prendendo forma anche i piani per quello che sarà del vecchio edificio. In tal senso Lattuca ha affermato che una parte, tra il 30 e il 40 per cento della cubatura, è destinata a mantenere l’attuale destinazione. La parte più vulnerabile dal punto di vista sismico sarà invece demolita, alleggerendo così la pressione sul Monte. C’è poi una parte che può essere recuperata a funzioni che rispondono ai bisogni delle persone: ambulatori di medicina riabilitativa, residenze per il personale sanitario e studenti di medicina, strutture per anziani. 

Lattuca ha infine auspicato che l’intera comunità accompagni quest’opera strategica contribuendo con energie e idee, anche attraverso una ‘Fondazione Bufalini’.

Come sarà la hall del nuovo ospedale “Bufalini”