Lettere
Guardarsi alla ricerca di sé e di un Altro: 155 ragazzi al campo Gs
Insieme a 26 adulti, a Mazzin di Fassa hanno vissuto cinque giorni pregando, camminando, giocando e cantando
Si è svolto dal 9 al 13 luglio il campo di Gioventù Studentesca (Comunione e Liberazione)
Dopo la testimonianza “Ricominciamo da Uno” pubblicata sabato scorso relativa al campo dei ragazzi delle medie Cavalieri del Graal (vedi link di seguito), pubblichiamo il contributo che arriva a conclusione del campo di Gs (Gioventù studentesca) sempre a Mazzin di Fassa.
“Vivere intensamente il reale”
Centocinquantacinque ragazzi delle superiori di Cesena, San Piero, Gatteo e Arezzo, accompagnati da 26 adulti hanno vissuto cinque giorni insieme pregando, camminando, giocando e cantando, paragonandosi con il titolo della vacanza: “Vivere intensamente il reale”.
Durante gli incontri, ma anche nei dialoghi con gli adulti o tra i ragazzi stessi, sono emerse le ragioni per cui molti di loro hanno deciso di partecipare a questa esperienza così diversa da quella quotidiana.
Vuoto che si fa spazio… Guardarsi alla ricerca di sé e di un Altro
Dopo la conclusione dell’anno scolastico, diversi adolescenti entrano nella frenesia del fare: vedersi con gli amici, uscire e poi la spiaggia, la discoteca… Ma emerge a tratti la percezione di un vuoto che si fa spazio, e la consapevolezza che le tante cose che occupano la vita non bastano, c’è bisogno di fermarsi per potersi guardare in profondità alla ricerca di sé e di un Altro che riempia la vita.
In vacanza, il silenzio durante le camminate, gli incontri e le testimonianze, la Messa quotidiana hanno permesso loro di fermarsi, di guardarsi dentro e confrontarsi con adulti e amici per cercare la risposta a questo desiderio di senso e di pienezza.
Inquieta giovinezza ed esperienza cristiana, la testimonianza di Marcus Pou
Un incontro davvero significativo è stato quello su Marcus Pou, ragazzo spagnolo che, dopo aver terminato il liceo, decide di iscriversi alla facoltà di fisica dell’Università di Barcellona, dove per anni è responsabile del gruppo di studenti universitari del movimento di Cl, fino alla laurea nel 2015.
Nella festa della Vergine di Lourdes, l’11 febbraio 2015, entra nel Seminario di Barcellona.
Pochi giorni dopo, il 21 febbraio, muore in un incidente stradale. Marcos desiderava che Cristo fosse tanto concreto quanto era stato reale per i discepoli stare con il Signore. Marcos è un giovane come tanti la cui inquieta giovinezza si imbatte in un’esperienza cristiana viva.
Giacomo, uno dei giessini che insieme ad alcuni suoi amici ha preparato questo incontro, al quale ha partecipato Betti, amica di Marcus, ha sintetizzato la sua esperienza con questa riflessione: “Conoscere la vita e la storia di Marcos è stato significativo perché ho capito il modo in cui voglio vivere le relazioni con le persone che ho vicino, ossia riconoscendo e ponendo al centro di queste relazioni Cristo, quel Tu che è più grande di noi e che è presente”.



