“Trapulon”, la commedia in scena al Plautus Festival

La sera di venerdì 1 agosto lo spettacolo più intrigante, atteso e stimolante anche culturalmente. È la traduzione in dialetto romagnolo che Aldo Spalliccini ha fatto di “Pseudolus”

Giunge al giro di boa la rassegna nell’Arena plautina di Calbano di Sarsina

Dalla traduzione di Spallicci della commedia “Pseudolus”

Sarebbe  sbagliato liquidarla sbrigativamente come una delle tante in dialetto romagnolo. Lo spettacolo in scena all’Arena plautina venerdì 1 agosto alle 21,30 è una traduzione della commedia “Pseudolus” di Plauto fatta da Aldo Spallicci (1886-1973) noto poeta, scrittore e cultore della tradizione romagnola, originario di Santa Maria Nuova in comune di Bertinoro.

La traduzione è molto fedele al testo originale plautino. Spallicci, ottimo conoscitore dei classici, ha trovato elementi capaci di adattarsi al senso di coralità che il dialetto possiede, che sembra arricchire i personaggi di una maggiore credibilità. Anche il titolo è azzeccato. L’originale plautino, Pseudolus, è un grande inventore di inganni e beffe, del quale c’è poco da fidarsi: un trapulon. Nel  testo dialettale c’è una piacevole presentazione in 58 versi (Do’ paroli) e alla fine del primo atto, essendo previsto un breve intervallo come nelle rappresentazioni antiche, c’è un invito a una  pausa musicale (Intant a v’ divartirì a sintì sunè l’urganen).

Per la prima volta le musiche originali di Pratella, composte nel 1947

Pensando a una possibile rappresentazione, Spallicci si era rivolto per le musiche di scena a un suo amico musicista, Francesco Balilla Pratella, che le compose nel 1947.

Non si è certi se la commedia “Trapulon” sia stata rappresentata, ma è certo che le musiche di Pratella non sono mai state eseguite sulla scena.

Nel 2012, in occasione della XVI Lectura Plautina Sarsinatis dedicata alla commedia “Pseudolus”, la musicologa Roberta De Piccoli aveva comunicato di avere trovato le partiture originali di Pratella nella biblioteca di Lugo con l’indicazione dei singoli strumenti e i momenti precisi degli interventi musicali nel corso della rappresentazione. Ecco quindi che questa rappresentazione a Sarsina offre l’occasione e la grande novità di poter ascoltare per la prima volta, si potrebbe dire in prima mondiale, queste musiche sulla scena, proprio come erano state concepite. L’esecuzione è affidata all’Ensemble Unicamusica Romagna, un quintetto di strumenti a fiato composto da Paolo Freschi (flauto), Paolo Giulianini (oboe), Stefano Bertozzi (clarinetto), Maikol Cavallari (corno), Francesco Ulivi (tromba).

Bottega del Teatro “Franco Mescolini” di Cesena e Laboratorio Plautus

La messa in scena dello spettacolo, indubbiamente non facile, è stata affidata alla Bottega del Teatro Franco  Mescolini di Cesena e al Laboratorio del Plautus Festival con Camillo Grassi, interprete del protagonista Pseudolus/Trapulon, Barbara Abbondanza con la regia di Gigi Palla.

Da segnalare che alle 18,30 nella sala di via IV Novembre ci sarà una presentazione dello spettacolo con la partecipazione del professor Roberto Danese dell’Università di Urbino, della musicologa Roberta De Piccoli e del regista Gigi Palla.

Per info: www.plautusfestival.it, info@plautusfestival.it. Ufficio teatro: Comune di Sarsina,
largo Alcide de Gasperi, 9, Sarsina (tel. 0547 94901), cultura@comune.sarsina.fc.it.

Ufficio biglietteria: via IV Novembre, 13, Sarsina, tel. 0547 698102, info@plautusfestival.it