Gatteo mare. Successo per il Trapulòn in versi romagnoli di Aldo Spallicci

Tutti bravi gli attori sul palco, con Camillo Grassi e Barbara Abbondanza sugli scudi

In foto da sinistra gli attori Camillo Grassi e Barbara Abbondanza, il sindaco di Gatteo Tiziano Pari, i registi Gigi Palla e Gabriela Praticò e Annalia Bianchi, direttrice di produzione
In foto da sinistra gli attori Camillo Grassi e Barbara Abbondanza, il sindaco di Gatteo Tiziano Pari, i registi Gigi Palla e Gabriela Praticò e Annalia Bianchi, direttrice di produzione

Grande serata ieri all’arena con oltre 500 presenti

Divertimento assicurato

Una recitazione intensa, un dialetto pieno – di chi è probabilmente confidente con la lingua imparata e masticata in famiglia attraverso nonni e genitori e non su un copione teatrale – e un divertimento spassoso, ridanciano, vero e contagioso per chi stava dalla parte del pubblico. Grande prova quella di ieri sera all’Arena di Gatteo Mare che ha ospitato il Trapulòn in versi romagnoli di Aldo Spallicci nella messa in scena della Bottega del teatro Franco Mescolini. La traduzione in dialetto non è un’operazione casalinga, ma porta la firma di Aldo Spallicci dallo Pseudolus di Plauto, condotta sul palco con un dialetto ammorbidito rispetto a quello di Forlì parlato e poetato dal medico e poeta Spallicci, che sarebbe risultato quasi incomprensibile al pubblico.

Bravissimi Camillo Grassi e soci

E così un Camillo Grassi pienamente nella parte, padrone della scena e del vernacolo nei panni del protagonista della commedia plautina – lo scaltro servo Trapulon – ha saputo trascinare il pubblico nell’avventura scenica, capace di coinvolgerlo nella trama, grazie anche a compagni di pari bravura come Alessandro Pieri nei panni di Simone, Mirko Ciorciari alias Ballione, Daniele Romualdi e la straordinaria Barbara Abbondanza. 

E gli allievi del laboratorio teatrale del Plautus festival

Un cast completato dalla presenza degli allievi del Laboratorio Teatrale del Plautus Festival 2025 Eleonora Desiderio, Emanuele Ferraro, Laura Filoni, Maddalena Guidi, Matteo Sacchetti, Sofia Sansavini  diretti da Gabriella Praticò. Alla regia Gigi Palla, che insieme a Praticò e ai primi attori, hanno appreso il teatro direttamente dal compianto Franco Mescolini, attore cesenate, beniamino della famiglia Benigni, amico personale di Antonio Banderas e Melanie Griffith, maestro per molti giovanissimi cesenati  e non solo, talento non abbastanza accolto dallo star sistem del teatro e del cinema.

Ieri sera in scena davanti a più di 500 persone

Dopo il debutto di Sarsina, Trapulon è andato in scena ieri sera su un’arena difficile come quella di Gatteo mare, all’aperto e aperta, con la “concorrenza” dei fuochi della festa di Garibaldi a Cesenatico e davanti a una platea di più di mille posti riempita per almeno la metà, che poteva disperdere la voce e l’effetto. Così non è stato e la storia del servo scaltro e irriverente, maestro degli inganni come nella più tipica delle trame di Tito Maccio Plauto, sì è dipanata leggera come in un quadro composto eppure sempre in movimento, armonico. Sulla destra i personaggi costantemente in scena anche quando stanno in panchina, sullo sfondo il delicato Ensemble Unimusica Romagna che ha eseguito – per la prima volta in assoluto – dal vivo le musiche originali di Francesco Balilla Pratella (Fabio Freschi al flauto, Paolo Giulianini all’oboe, Stefano Bertozzi al clarinetto Maikol Cavallari al corno, Luca Ridolfi al fagotto e Francesco Ulivi alla tromba). Sulla ribalta, loro, gli attori spesso impegnati in ammiccamenti al pubblico – secondo copione – nell’arte del meta teatro poi esplosa nel brindisi collettivo finale a suon di bicchieri di sangiovese offerti dalla compagnia al pubblico, in cambio di applausi. Più che meritati.