Valle Savio
Sarsina. Grande successo ieri sera per il “Fra’” di Giovanni Scifoni
Arena gremita e tantissimi applausi per l'attore romano che ha narrato a modo suo san Francesco d'Assisi. La fotogallery
Tra il pubblico, il sindaco di Sarsina Enrico Cangini e il vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo
Scifoni, un mattatore
Dopo quasi due ore di spettacolo, Giovanni Scifoni si è preso una massiccia dose di applausi. Meritatissimi, si può aggiungere. L’attore romano, noto al grande pubblico per essere stato interprete, negli ultimi anni, di diversi ruoli in più fiction Rai, sul palco dell’arena plautina di Sarsina è stato un vero e proprio mattatore. Un giullare, si potrebbe anche definire. Un giullare di Dio, visto che vestiva i panni del poverello di Assisi.
Serata in favore della parrocchia di Gaza e delle Scuole del Sacro cuore
La serata, organizzata dalle scuole del Sacro cuore di Cesena assieme all’associazione Orizzonti, è stata voluta sostegno delle attività educative e in favore della parrocchia cattolica di Gaza retta da padre Gabriel Romanelli (cfr pezzo al link qui sotto). I fondi andranno in queste due direzioni, come ha ribadito prima dello spettacolo Arturo Alberti intervenuto a nome dei promotori dell’evento. Tra il pubblico, in prima fila, il sindaco di Sarsina Enrico Cangini con diversi assessori e il vescovo di Cesena-Sarsina, l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo.
Oltre 900 spettatori
L’arena si è presentata con un colpo d’occhio invidiabile, piena quasi in ogni ordine di posto, con oltre 900 presenze. E l’attore ha risposto da par suo, sentendo l’affetto del pubblico e la partecipazione alla sua narrazione che ha spaziato da un maccheronico latino a un improbabile volgare contemporaneo al santo di Assisi. Non sono mancati numerosi riferimenti all’attualità, alle difficoltà delle famiglie, al dialogo con un Dio e un popolo cristiano che spesso può apparire lontano, ipocrita e malconcio, 800 anni fa come oggi.

La Parola si fa carne quando si ascolta
Il messaggio di san Francesco, interpretato la Scifoni, non ha lasciato dubbi a nessuno. Nonostante il mondo spinga verso la fama, i soldi, il successo, il riconoscimento da parte degli altri, è quando si lascia spazio a Cristo e ci si fa piccoli che si trova il senso autentico della propria vita. “Non sono io, ma è lui da seguire. Non è il mio movimento che ho fondato – dice a un certo punto Francesco/Scifoni – ma è il suo”. È Lui che occorre seguire. Così muta l’immagine sul fondale del palco. Non più il poverello, seppur santo, ma il figlio di Dio, colui che si è fatto uomo. La ricetta? “La Parola si fa carne quando si ascolta”, quando ci si accorge dell’altro, chiunque esso sia. L’amore salva il mondo e ognuno di noi. Un amore predicato e incarnato, alla maniera di Francesco, uno dei santi più amati e interpretati, di cui spesso si dimentica la radicalità della proposta. Dal palco di Sarsina, Scifoni l’ha resa attuale e attuabile.
Di seguito pubblichiamo la fotogallery dell’evento a cura di Pier Giorgio Marini.
