Picchetto di lavoratori in via Cavecchia, a Calisese

Si tratta di “un sistema sfacciato di interposizione illecita di manodopera, sfruttamento e caporalato”, dicono i Cobas

Fake company per coprire le magagne

Sarebbe “un castello di menzogne” quello messo in piedi dal “Gruppo 8 srl”. Come si vede nella foto qui sotto, una bolletta intestata al gruppo è arrivata in via Cavecchia n. 1437, a Calisese di Cesena. “Come volevasi dimostrare – dicono i sindacati autonomi che sostengono i lavoratori in questa battaglia per il lavoro e la giustizia – anche la fabbrica-fantasma di Cesena è a tutti gli effetti uno stabilimento Gruppo 8″. Lo schema è il solito, ci ha raccontato poco fa Sarah Caudiero, del Sudd Cobas: “Gruppo 8 prende in affitto un capannone e poi formalmente lo concede a ad una “fake company” a conduzione cinese che fa per lei il lavoro sporco: sfruttamento senza freni, lavoro nero, dormitori in fabbrica ed evasione fiscale e contributiva. Si scrive Sofalegname o Laoniu Sofa, si legge sempre Gruppo 8″.

Una lunga vertenza, a Forlì e a Cesena. Stipendi e contributi non pagati

La vertenza va avanti da diverse settimane, prima a Forlì, poi ora anche a Calisese dove lavora una decina di persone. “Qua sono state spostate le lavorazioni che venivano svolte a Forlì – aggiunge la Caudiero mentre ci investe il nubifragio di oggi pomeriggio, dopo quello di ieri sera affrontato sotto le tende del picchetto -. L’azienda è a conduzione cinese, con lavoratori che vengono sfruttati per 12 ore di turno di lavoro. Ai lavoratori di Forlì non sono stati pagati i contribuiti, ma il Gruppo 8 deve pagare i debiti e gli stipendi, quelli di giugno e di luglio ancora in arretrato”.

Assemblea pubblica il 24 agosto a Forlì

“All’ultimo tavolo in Prefettura a cui era presente – si legge in un comunicato che i sindacati autonomi hanno diffuso oggi – Gruppo 8 dichiarava davanti a Prefetto ed assessori di Regione e Comune di non conoscere la fabbrica di via Cavecchia a Cesena. Ci rendiamo conto di come e quanto Gruppo 8 stia prendendo in giro questo territorio? Lo ripetiamo: siamo di fronte a un sistema sfacciato di interposizione illecita di manodopera, sfruttamento e caporalato”. Per questo motivo, dicono ancora i sindacati, “il 24 agosto ci ritroveremo con tutti coloro che stanno sostenendo questa lotta in un’assemblea pubblica davanti allo stabilimento di Forlì. L’obiettivo è costruire una grande manifestazione contro lo sfruttamento ed il caporalato per il 6 settembre a Forlì.