Gruppo8 di Forlì annuncia la chiusura. L’assessore regionale Paglia: “Accordi violati, istituzioni al fianco dei lavoratori”

L'azienda opera nel settore del mobile imbottito. Trenta i dipendenti. "Una scelta che arriva dopo mesi di mobilitazioni e proteste sindacali a difesa dei posti di lavoro"

Lo striscione davanti alla sede del Gruppo8 a Calisese di Cesena

“Pur riconoscendo le difficoltà produttive, non si può considerare la cessazione dell’attività come unica soluzione, tanto più se assunta con decisioni unilaterali”

Settore mobile imbottito. Trenta dipendenti

La decisione del Gruppo 8 di chiudere lo stabilimento di Forlì porta con sé il licenziamento di 30 dipendenti. Una scelta che arriva dopo mesi di mobilitazioni e proteste sindacali a difesa dei posti di lavoro, e che accende i riflettori sulla crisi che attraversa il settore del mobile imbottito.

Una sede del Gruppo 8 è in via Cavecchia a Calisese di Cesena. Qui, nelle scorse settimane, si sono svolti picchetti di lavoratori e si è attivata la Caritas parrocchiale, come riportato nei due articoli di cui pubblichiamo i link.

L’assessore regionale al Lavoro Paglia: “Mancato rispetto di un accordo”

Con una nota per la stampa, esprime forte preoccupazione l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Paglia: “Apprendiamo con stupore e preoccupazione l’annunciata volontà di Gruppo 8 di chiudere lo stabilimento di Forlì, imputando la responsabilità della scelta alla conflittualità che da mesi oppone la Società al sindacato Sudd Cobas. Si tratta di una vertenza che abbiamo seguito in stretto raccordo con la locale Prefettura e le istituzioni locali, nel tentativo di trovare una soluzione che garantisse la libera attività d’impresa nel pieno rispetto della legalità e dei diritti dei lavoratori, nonché di condizioni salariali e contrattuali accettabili lungo tutta la filiera produttiva”.

“Sulla base di questi presupposti- spiega ancora Paglia- si era arrivati alla firma di un accordo, di cui con rammarico abbiamo dovuto constatare il mancato rispetto da parte di Sofalegname, al punto da riscontrare l’assenza di condizioni per un tavolo istituzionale di confronto, rimandando piuttosto a un’eventuale sede giudiziaria”.

La Regione lavorerà dalle prossime ore alla ripresa del dialogo, in collegamento con tutte le istituzioni del territorio.

“La cessazione dell’attività non può essere l’unica soluzione”

“Riteniamo – conclude Paglia – che pur in un contesto di difficoltà produttiva generato da una pluralità di fattori, non si possa individuare come unica soluzione la cessazione dell’attività, tantomeno con decisioni unilaterali, ma che si debba arrivare un confronto per cercare una soluzione che soddisfi i lavoratori e garantisca la produzione”.