Università della terza età: inaugurato l’anno accademico numero 38

Nella sala conferenze dell'abbazia del Monte l'incontro di apertura. I saluti dell'abate Maccarinelli, del vescovo Caiazzo e del vescovo emerito Regattieri. Il critico d'arte Orlando Piraccini ha illustrato la scuola di Beuron

Il critico d'arte Orlando Piraccini ha aperto il ciclo di incontri Ute con l'incontro "La scuola di Beuron"

Nel pomeriggio di oggi, venerdì 19 settembre, è iniziato l’anno accademico numero 38 dell’Università della terza età (Ute) di Cesena

Come negli anni precedenti, l’esordio dell’Ute è stato collocato nella sala conferenze ricavata dall’ex falegnameria dell’Abbazia del Monte di Cesena. Presenti, oltre all’abate del monastero, dom Mauro Maccarinelli, il vescovo emerito Douglas Regattieri e l’attuale vescovo Giuseppe Antonio Caiazzo. Di fronte al numeroso pubblico, tutti e tre hanno espresso un saluto all’inaugurazione dell’anno accademico. Il vescovo emerito ha ricordato le qualità della vecchiaia, mentre il vescovo Caiazzo (che con un suo discorso chiuderà l’anno accademico, il 22 maggio), ha sottolineato l’importanza di un pensiero che stimoli il dialogo. Per l’Amministrazione comunale era presente l’assessora Carmelina Labruzzo, che ha lodato la vivacità dell’offerta culturale dell’Ute. Il presidente dell’Università, Daniele Vaienti, ha ricordato l’origine di questa esperienza all’interno del mondo sindacale, e lo spazio che l’Ute dedica ai giovani ricercatori e studiosi. A testimoniare il legame con il sindacato era presente Francesco Marinelli, segretario Cisl Romagna, che ha salutato i presenti con parole di elogio per l’opera dell’Ute.

La scuola di Beuron e il suo legame con l’Abbazia del Monte

Orlando Piraccini, storico dell’arte, ha trattato il tema principale del pomeriggio: la scuola di Beuron e il suo legame con l’Abbazia del Monte. Negli anni immediatamente precedenti alla pandemia, la Società “Amici del Monte” aveva progettato un convegno proprio su questo tema, ma poi per cause di forza maggiore non si poté svolgere. L’auspicio dello studioso è che tale idea possa essere ripresa nel futuro. Beuron è una località tedesca, vicino alla Foresta nera: da lì, alla fine del XIX secolo, nacque una scuola di monaci artisti, che cercarono di rinnovare l’arte sacra, in parte ispirandosi al mondo dei “Nazareni”, pittori tedeschi attivi all’inizio del XIX secolo. Oltre a ispirarsi a questi artisti, che volevano rifarsi alla pittura italiana del XV secolo, la scuola di Beuron sentì l’influsso dell’arte di fine secolo, e in particolare ciò si vede nella cura del dettaglio, nella ricerca di linearità, in una simbologia che cerca di spingere lo spettatore ad una più intima adesione alla religiosità. Gli stessi artisti erano monaci: emblematico il caso di Peter Lenz, che giunse al monastero in visita, da pittore già affermato, e lì restò, diventando monaco col nome di Desiderio. Di lui si può leggere, tradotto in italiano, “Canone divino”, sintesi della sua ideologia artistica.

Il contatto fra Beuron e il Monte di Cesena si ha attraverso la figura di Bonifacio Maria Krug, prima abate a Cesena poi a Montecassino, e Bonifacio Maria Wolff, che venne a Cesena proprio da Beuron. Un segno della “scuola di Beuron” è andato perduto all’inizio del XX secolo, perché era stato eliminato lo scalone che nella basilica conduce dal piano terra al presbiterio, per separare il mondo dei laici da quello dei religiosi. Non appena cambiarono i monaci legati a Beuron, lo scalone fu ben presto reintrodotto, e già nel 1915 era presente al suo posto. Altre tracce che possono essere rimaste sono forse una statua lignea policroma di San Benedetto, la decorazione dei capitelli nella cripta, e la cappella di San Benedetto, che si trova nel chiostro grande dell’Abbazia.

Pietro Zangheri, alluvione e Giovanni Maroni: i prossimi appuntamenti Ute

Anche quest’anno l’Ute svolge le sue conferenze in vari luoghi della città: le prossime si terranno presso il teatrino dell’opera “Don Baronio” e saranno dedicate alla figura del naturalista Pietro Zangheri (martedì 23) e alla Romagna ferita dall’alluvione (venerdì 26, con inizio alle 16). Sabato 27 settembre, nell’aula magna della Biblioteca Malatestiana, in collaborazione con l’associazione Zaccagnini, verrà presentato il volume degli atti del convegno svoltosi il 21 novembre 2023 dedicato alla figura e all’opera di Giovanni Maroni.

Info: utecesena@tiscali.it

Sala ex falegnameria (monastero di Santa Maria del Monte): oggi l’incontro inaugurale del 38esimo anno accademico dell’Università della Terza Età. In prima fila, da sinistra, il segretario Cisl Francesco Marinelli, l’arcivescovo di Cesena-Sarsina Antonio Giuseppe Caiazzo e il vescovo emerito Douglas Regattieri