Cesena
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Verso le Amministrative

A colloquio con Claudio Capponcini, candidato sindaco per il Movimento 5 stelle

Il testo completo dell'intervista a Claudio Capponcini (M5S), apparsa sull'edizione cartacea del Corriere Cesenate da oggi in edicola e nelle case degli abbonati.

A colloquio con Claudio Capponcini, candidato sindaco per il Movimento 5 stelle

Un programma realizzabile, non un libro dei sogni, da unire a un deciso cambio di passo in una città “in cui la sinistra ha creato e imposto un sistema di potere opaco e lobbistico, fuori dagli interessi dei più a vantaggio dei pochi aderenti alla corrente politica in quel momento vincente”.

È la visione del Movimento 5 stelle per la Cesena del futuro, che vede al centro il cittadino attivo e partecipe come cardine dello sviluppo della comunità. Candidato sindaco per i pentastellati è il 63enne Claudio Capponcini, medico specialista all’ospedale Bufalini e attuale consigliere comunale. Lo abbiamo incontrato in piazza Almerici a margine di un banchetto di propaganda organizzato in vista delle elezioni del 26 maggio.

Capponcini, nato a Forlì, è specializzato in nefrologia ed è in servizio da quasi 30 anni all’Ausl. In passato è stato rappresentante sindacale per Anaoo-Assomed (il sindacato di categoria più rappresentativo). Lo scatto dall’impegno sindacale a quello politico è avvenuto nel 2009: “Vidi nel Movimento 5 stelle una forza che poteva cambiare con regole chiare e semplici un sistema complicato. Il Woodstock di Cesena nel 2010 e l’incontro con Beppe Grillo mi caricarono di energia”. Attivo nel gruppo di Cesena dal 2012, ha lavorato per l’affermazione dei 5 stelle alle politiche del 2013 candidandosi l’anno successivo in Consiglio comunale (30 preferenze, ottavo su ventuno candidati in lista). Ripescato a seguito delle dimissioni di Massimiliano Rocchi e Giovanni Babbi, e alla rinuncia al seggio di altre persone, è attivo in Consiglio dall’ottobre 2014.

La sua candidatura è espressione del gruppo “storico” di attivisti, quello vicino alla consigliera comunale Natascia Guiduzzi. Nei mesi scorsi, il Movimento a Cesena si è spaccato in due tronconi con una buona fetta di militanti che si riconoscono nelle posizioni della consigliera comunale Claudia Ceccaroni e dell’ex consigliere Babbi. Entrambi i gruppi erano pronti a presentarsi alle elezioni, ma la Casaleggio associati ha concesso il simbolo del Movimento al gruppo di Guiduzzi e Capponcini: “Preferirei non parlare di questa storia, è stata una pugnalata alla schiena”, ha commentato freddo il candidato sindaco.

Ma come è possibile che attivisti che hanno militato assieme, condividendo valori comuni, si lascino in questo modo? “Noi non lo abbiamo capito. Pensiamo ci siano dei motivi personali alla base, oltre al tradimento dei valori comuni. Abbiamo fatto di tutto per cercare di ricucire, con tre incontri a Cesena, uno a Savignano e uno a Forlimpopoli, alla presenza dei nostri portavoce eletti nei Comuni della provincia e in Regione. Purtroppo, è stato tutto vano”.

Come medico, Capponcini ha particolarmente a cuore la questione del nuovo ospedale, che l’Ausl ha intenzione di realizzare a Villa Chiaviche: “Non condivido la collocazione, non si può scegliere un posto solo perché si è già proprietari di un terreno, che poi è un podere, per di più in una zona a rischio allagamenti e vicino a un casello già congestionato. L’ospedale deve sorgere in posizione centripeta rispetto alla città. Per quanto riguarda i costi, i 156 milioni di euro disponibili potrebbero bastare se il cantiere partisse ora, ma non c’è nemmeno il progetto e serviranno minimo altri due anni, con aumento di spesa pari al 20 per cento annuo. E il contenuto è un oggetto misterioso: quali specialità accoglierà? Da qui a dieci anni le prospettive saranno cambiate, serve un confronto vero e costruttivo con i professionisti. Tra i medici c’è preoccupazione”.

Tra i punti qualificanti del programma pentastellato figura la messa a norma di tutte le scuole di competenza comunale. Un intento ambizioso, da realizzare con quali risorse? “Abbiamo scovato nel bilancio comunale 38 milioni di euro di tasse non pagate.  La Tari presenta addirittura un quarto di insoluti, coperte per 22 milioni da fondi accantonati. Si tratta di risorse sottratte ai cittadini onesti, da recuperare e redistribuire. Li concentreremo sulla messa a norma delle scuole, oltre che nell’accessibilità per le persone con disabilità delle 400 e passa fermate dei bus. Lavoro, questo, che il Comune negli ultimi anni non ha mai considerato”.

La visione Cinque stelle del Centro città è un mix di pedonalizzazioni e accessibilità: “Proprio qui, in piazza Almerici, vedo delle auto parcheggiate e vorrei la pedonalizzazione. Servono nuovi parcheggi. Si potrebbero realizzare in piazza Isei, con dei silos in parte per i residenti e in parte a uso pubblico. Si può raddoppiare il parcheggio Mattarella, tra la stazione e la via Emilia. Ma la cosa più importante è integrare tra loro le politiche di trasporto, con un rinnovo delle linee bus obsolete e una riorganizzazione a matrice”.

Sulla trasparenza, cavallo di battaglia dei pentastellati che ha portato all’istituzione dell’omonima commissione in Consiglio comunale, le idee sono chiare: “Conflitti di interesse come quello dell’ex assessore Dionigi, da noi portato alla luce e costretto alle dimissioni, saranno solo un ricordo. Ci saranno bandi anche per gli affidamenti inferiori a 40mila euro”.

Il vostro appello al voto. In sostanza, perché votare Cinque stelle? “Abbiamo bene chiare le priorità per Cesena. Sicurezza, gestione ambientale, un’agricoltura da sostenere, infrastrutture, giovani e università. Non abbiamo favori da rendere. Faremo del Comune una casa di vetro facendo ciò che va fatto”.

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