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Lutto

Addio a Mario Mariani, domani i funerali

Nei giorni scorsi è morto all'improvviso l'imprenditore, che nel 1973 fondò l'azienda Ati

Mario Mariani (al centro) con i figli (Masterfoto Cesena)

Si terranno domani, 5 giugno, alle 10, alla chiesa dell'Osservanza i funerali dell'imprenditore Mario Mariani.

“Bisogna essere sempre ottimisti, guardare avanti e pensare sempre a prodotti nuovi ottimizzando ciò che già si produce e da quello partire per pensare ad applicazioni per far crescere l’azienda, per dare buona occupazione ai dipendenti e il proprio contributo al territorio”. È stata questa la filosofia di vita di Mario Mariani, fondatore e al timone, assieme ai figli Fabio e Marco, dell’Ati, azienda cesenate di termoidraulica che esporta in una trentina di Paesi del mondo, 

Domenica scorsa, Mariani era nel suo “buen retiro” di Ranchio, borgo di cui era originario. Lì possedeva un podere dove si rifugiava nei week-end dedicandosi ai lavori della terra su cui era nato, ottanta anni fa. Al termine del pranzo è stato vittima di un improvviso malore, cadendo pesantemente a terra e battendo la testa. L’emorragia cerebrale non gli ha lasciato scampo. Il decesso è avvenuto mercoledì 2 giugno.

Mario Mariani è stato un industriale fatto da sé nel vero senso della parola. Partì da Ranchio nel 1960, appena diplomato geometra per Milano. Portato alla vendita, divenne casualmente rappresentante di caldaie. Tornò a Cesena, sul finire degli anni Sessanta, e si mise ad assemblare nel garage di casa caldaie per conto terzi. Ma il suo sogno era di mettersi in proprio, voleva essere indipendente e creò quella che oggi si chiamerebbe una start up. Era il 1973 quando in un capannone Diegaro Mariani partì con la sua avventura imprenditoriale realizzando la prima caldaia stagna a due bruciatori con la duplice funzione di riscaldamento invernale e produzione di acqua calda gratis. Brevettò il sistema e di lì partì il successo dell’Ati, che l’ha portata ad avere oggi 70 dipendenti su cinque diversi siti produttivi, un impianto di smaltatura boiler che è uno dei tre presenti in Italia, una quota di export del 50 per cento della produzione in 38 diversi Paesi. Nonostante la crisi dell’edilizia, l’Ati non ha licenziato un solo dipendente cogliendo altre nuove sfide, puntando su produzioni specialistiche e di nicchia.

Mariani è stato protagonista anche di gesti di grande generosità. Di recente, il nostro giornale lo ha intervistato in merito a una cospicua donazione, che ha permesso di aprire in Congo una scuola in memoria della madre Caterina. In quella, come in altre occasioni, Mariani ha voluto rimanere anonimo, facendo del bene lontano dai riflettori mediatici. 

Di seguito, il link alla notizia dell'ultima generosa donazione: https://www.corrierecesenate.it/Cesena/Congo.

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