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Al teatro Bonci Queen Rhapsody

Martedì 23 e mercoledì 24 maggio, il ricavato in dono per i danni da alluvione 

Al teatro Bonci Queen Rhapsody

Dove c’è musica c’è vita. E di vita ce ne sarà tantissima domani, martedì 23, e mercoledì 24 maggio al teatro Bonci che ospiterà Queen Rhapsody, spettacolo tributo alla band più esplosiva, universalmente e trasversalmente amata, moderna e incredibile che c’è, i Queen.

In scena, a celebrare la loro favola, la seguitissima tribute band Queenmania, con Sonny Ensabella alla voce, Paolo Valli alla batteria (che vanta collaborazioni con Vasco Rossi, Laura Pausini, Battiato, Celentano e Bocelli), Amudi Safa, attuale chitarrista di Achille Lauro, alle chitarre e Luca Nicolasi, turnista di fama europea, al basso.

Anche testi e regia sono di quelli blasonati, con il sodalizio Francesco Freyrie e Daniele Sala che firmano tantissimi spettacoli teatrali e televisivi di successo. Si aggiunga il tributo straordinario di Katia Ricciarelli (in video) e si comprende che la musica dei Queen è stata ed è ancora capace di farsi amare da tutti, da chi la ascolta e da chi la suona. 

Sonny, lei ha iniziato con Queenmania perché amava Freddie Mercury…
“Si, è così, io ho sempre amato i Queen. Quando morì Freddie ero un ragazzino e rimasi scioccato. Da lì è stata quasi una missione per me rendergli omaggio e ricordarlo. Oggi lo faccio per mestiere, un sogno che diventa realtà”.
Il pubblico come risponde a questo spettacolo?
Il pubblico risponde bene e il bello è proprio quello, dal bambino in prima fila alla signora di ottant’anni. I Queen sono amati da tutti. Sono universali.
Da dove nasce tanto successo?
La figura di Freddie Mercury esercita un fascino positivo sulle persone. Credo che questo avvenga perché lui era una persona trasparente, si leggeva nei suoi occhi che era una bella persona, non cattiva. Pur avendo avuto una vita controversa, il suo era un carisma folgorante. Le mamme mi raccontano che i figli lo amano, ma anche loro stesse, per la persona che è stato e per l’eredità che ci ha lasciato.
Un’eredità contenibile in un teatro?
È proprio questo il punto. Il teatro è il luogo in cui meglio si può rappresentare l’anima teatrale di questa band incredibile. I Queen sono il gruppo più teatrale che c’è, il connubio con la musica classica, la pomposità e la maestosità che la classica conferisce al loro rock sono ineguagliabili e inconfondibili. Non c’è un nome per il loro genere. È un rock operistico, anche se loro hanno suonato veramente di tutto, dal pop, al rock, all’heavy metal, al jazz. E questo è anche uno dei motivi per cui ancora oggi hanno tanto successo e arrivano a tante persone.
C’è una scaletta che ci può anticipare?
Non possono mancare i cavalli di battaglia, da Radio Gaga all’imprescindibile Boehmian Rhapsody, ma i Queen vantano tantissime hit. Accontenteremo gli ascoltatori più esigenti, ma anche chi li conosce per il loro pop. Li raccontiamo in chiave fiabesca e ironica. Freddie stava per morire, ma è stato capace di dircelo con il pop.
Avete un autore prestigioso come Freyrie e un regista come Daniele Sala. Un lavoro di gruppo?
Abbiamo ragionato insieme su quello che ci sarebbe piaciuto fare, ma sapevamo già che ne sarebbe uscita una cosa bella. Subito accolta.
Qual è l’apporto originale di una tribute band a un progetto?
Noi siamo artisti e musicisti ognuno con il proprio personale percorso. I rispettivi migliori talenti vanno a servizio del progetto, sempre rimanendogli fedeli.
A teatro la gente sarà seduta… 
Si, è vero, ma la potenza dei Queen esploderà comunque.

Il ricavato dell’evento, promosso tra gli altri anche dal Corriere Cesenate, sarà devoluto alle necessità delle popolazioni alluvionate. Info: 0547355595, teatro Bonci.

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