Alessandro Savelli dona la sua collezione alla Biblioteca Malatestiana

Una storia lunga oltre sessant’anni. Sono stati letti, sfogliati, regalati e conservati, gelosamente. Oggi, dopo non pochi decenni, il legittimo proprietario, Alessandro Savelli, ha deciso di farne dono alla Biblioteca Malatestiana di Cesena mettendo a disposizione del grande pubblico una ricca e variegata collezione di fumetti, graphic novel e fantascienza, costituita da circa 2 mila esemplari. Dopo aver completato le operazioni di trasloco dall’abitazione dell’illustre “cesenate” e aver concluso l’attività di catalogazione, buona parte dei fumetti sarà a scaffale per essere fruita da tutti gli appassionati del genere.

“La richiesta di Savelli – commenta l’assessore alla Cultura Carlo Verona – ci onora e incrementa la qualità della già ricca proposta letteraria presente in Malatestiana. Questa donazione costituisce infatti un elemento di integrazione e arricchimento sostanziale del patrimonio librario e documentario della Biblioteca anche in un’ottica di progressivo e costante sviluppo dello stesso a favore dell’intera collettività. Savelli inoltre ha manifestato la volontà di continuare ad aggiornare tutte le collezioni da lui elargite e ancora in corso di pubblicazione, come, ad esempio, Tex Willer, Diabolik e Le Storie. Per queste ragioni, già a partire da oggi, nell’ala dedicata ai fumetti è stata creata una sezione intitolata ad Andrea Savelli, nipote del donante, con cui condivideva la passione per fumetti e fantascienza”.

La donazione è avvenuta questa mattina alla presenza dell’assessore Verona e del direttore scientifico della Malatestiana Paolo Zanfini. “Mettere a disposizione di tutta la comunità cesenate questa ampia collezione  – commenta Savelli – mi onora. Sono sempre stato appassionato di fumetti. Le immagini parlano, creano mondi, stimolano l’immaginazione, penetrano le menti e riescono ad affascinare anche coloro che non sono grandi sostenitori della lettura. Il fumetto ha una forte connotazione educativa e avvicina i giovani a un genere che ha appassionato moltissime generazioni. È anche per questa ragione che, in Malatestiana, la nuova sezione è stata intitolata a mio nipote, scomparso prematuramente all’età di quattordici anni e di cui conservo il ricordo”.  

Architetto, cesenate d’adozione, nato a Cervia, ha lavorato in diverse città italiane ed estere e ha firmato diverse pubblicazioni, come “Siamo tutti italiani ma solo noi romagnoli” e “Caffè con il morto a Milano Marittima”. È stato uno dei fondatori del Telefono Azzurro, organizzazione a protezione dell’infanzia, e per la quale scrive libri di favole.