Cesena
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Emergenza sanitaria e sociale

Amministrazione comunale in visita ai centri socio-occupazionali e socio-riabilitativi

L'assessore Labruzzo: "Tutti i gestori stanno lavorando per una piena ripartenza delle attività prevista entro l'autunno"

(foto: Comune Cesena)

I centri socio occupazionali e i centri socio riabilitativi diurni di Cesena e dell’Unione Valle Savio sono impegnati in una nuova organizzazione per rispondere ai bisogni emersi a seguito della pandemia e per garantire a tutti gli utenti, e alle loro famiglie, una frequenza in piena sicurezza e un supporto esterno nella gestione delle singole situazioni.

Dopo la ripartenza delle diverse realtà per anziani e per persone con disabilità su tutto il territorio regionale, i gestori dei centri - sulla base delle linee guida fornite dalla Regione Emilia-Romagna e forti di una continua interlocuzione con i servizi sociali comunali - sono al lavoro per una ripresa a pieno regime delle attività rivolte alle persone non autosufficienti nell'assoluto rispetto dei protocolli per il contenimento del rischio di contagio.

Nel corso di questi giorni l’assessore ai Servizi per la persona e per le famiglie Carmelina Labruzzo e la dirigente dei Servizi sociali dell’Unione dei Comuni Valle Savio Barbara Solari stanno visitano i centri diurni, incontrando utenti e operatori e confrontandosi con i rispettivi gestori, oltre che con i coordinatori dei diversi progetti avviati. I centri socio occupazionali del distretto Cesena Valle Savio sono: Il Biancospino (cooperativa Cisa), La b_Arca e Calicantus (cooperativa Cils), Cfl e Yuta (Enaip), Altosavio (cooperativa Alveare) e Csoe (cooperativa Solidarietà Intrapresa). I centri socio riabilitativi diurni sono: Le Rondini e Il Quadrifoglio (cooperativa Cisa), Don Oreste Benzi (comunità Papa Giovanni XXIII) e Centro Anch’io (cooperativa L’Alveare).

“Una completa ripresa dei servizi - commenta l’assessore Labruzzo - sarà raggiunta entro il prossimo autunno. I gestori dei centri presenti sul nostro territorio, pur proseguendo l’attività quotidiana in forma ridotta, si stanno adeguando alle principali indicazioni regionali da seguire. In totale sono 180 gli utenti che giornalmente frequentano i centri prendendo parte ad attività di gruppo puntualmente seguite da operatori. Nel corso della pandemia, pur facendo fronte alle tante difficoltà emerse a causa delle limitazioni negli spostamenti e delle restrizioni, le famiglie non sono state abbandonate grazie a una nuova organizzazione delle attività educative, riabilitative, formative e di socializzazione, che spesso hanno avuto luogo online. Lo scopo è di abbattere ogni rischio di isolamento garantendo il più possibile la continuità e stabilità degli utenti appartenenti ai singoli gruppi”.

Ai gestori è richiesta l’applicazione puntuale delle norme igienico-sanitarie di prevenzione del contagio da Covid (distanziamento, igiene delle mani, uso delle mascherine) e l’adeguamento degli spazi al fine di ospitare il maggior numero di utenti. Con l’apertura a tempo pieno saranno ripristinate le modalità ordinarie di frequenza in vigore prima della chiusura, nel rispetto della capacità ricettiva formalmente autorizzata a ogni singola struttura.

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