Cesena
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Progetto nato nel 2010 su iniziativa di Ausl, Comune e Cai

Cesena cammina. Una targa in ricordo di Romeo Milandri ed Ercole Brighi

Ieri pomeriggio la cerimonia di inaugurazione

Cesena cammina. Una targa in ricordo di Romeo Milandri ed Ercole Brighi

“Per quasi dieci anni, da questo punto di partenza gli amici Diego Ercole Brighi e Romeo Milandri ci hanno accompagnato nelle nostre camminate con la gentilezza, l’umanità e i sorrisi che non dimenticheremo mai”. Con queste parole gli amici di Cesena Cammina e del Club Alpino Italiano (Cai) – sezione di Cesena firmano la targa ricordo posizionata nel punto di ritrovo di Cesena Cammina, davanti all’ingresso principale dell’Ippodromo di Cesena.

La targa è dedicata ai due volontari, deceduti negli ultimi anni, che si sono impegnati nella organizzazione e guida in sicurezza delle uscite di Cesena Cammina. Diego Ercole Brighi ha curato le prime fasi del progetto insieme alla moglie Carla Dell’Amore, soci Cai di Cesena: tanta cura ha dedicato alla buona organizzazione delle uscite, in sicurezza, con particolare attenzione a chiudere il gruppo insieme a chi aveva restava indietro. Romeo Milandri, volontario anche della Croce Verde, è stato tra le guide più assidue alle camminate serali, accompagnando i lunghi ‘serpentoni’ di camminatori che, compatti e in sicurezza, attraversavano la città. In particolare seguiva il gruppo dei “superveloci”.

La targa è stata svelata ieri nel tardo pomeriggio nel corso di una breve cerimonia a cui hanno partecipato i familiari di Brighi e Milandri, tanti amici e camminatori che hanno appreso dell’incontro dal tam tam sui social e, ieri come tante volte, si sono trovati lì, nell’ampio marciapiede davanti all’ingresso principale dell’ippodromo, punto di partenza degli appuntamenti del martedì e giovedì sera di Cesena Cammina.

Durante il momento celebrativo hanno preso parte il presidente della sezione di Cesena del Cai di Cesena Gino Caimmi e Giorgio Bosso, sempre del Cai Cesena, tra i volontari più attivi di Cesena Cammina e amico fraterno di Diego Brighi: “La prima sera, nella primavera del 2010, eravamo in 30 – ricorda Bosso – e nel giro di pochi mesi il numero dei partecipanti è aumentato, fino ad arrivare a punte di 1.250 camminatori. Il progetto invitava la gente a non trascorrere le serate stando sul divano, ma a uscire e camminare nella propria città, insieme a tante altre persone. Qui si sono ritrovati vecchi compagni di scuola, si sono conosciuti dei vicini di casa, si sono create nuove amicizie e anche formate nuove coppie. uÈ stato un momento aggregante e di apertura di comunità: vi partecipavano studenti stranieri di passaggio a Cesena con il progetto Erasmus, allievi poliziotti in formazione presso il Caps, africani e neozelandesi. Camminando insieme, in sicurezza. Si è creato un ‘movimento’ di promozione dell’attività fisica, socializzante a cui la gente partecipava con entusiasmo”.

“Questo è giorno di gratitudine – le parole dell’assessore ai servizi per la persona e la famiglia Carmelina Labruzzo -. Qui raccogliamo il ‘testimone’ da due volontari che tanta passione e gratuità hanno dedicato a Cesena Cammina, un progetto che, nella semplicità del cammino, ha generato azioni virtuose ed ha aiutato la coesione sociale del territorio”.

Dal 2010 e per dieci anni il progetto di Cesena Cammina è stato condotto dai volontari del Cai di Cesena. Nel 2020 la gestione è passata di mano alla Uisp, ma la pandemia ha costretto a fermare l’attività. “È stato un progetto antesignano che nel nome della promozione della socializzazione e dell’attività fisica ha messo insieme Ausl, Amministrazione comunale e associazionismo – le parole della dottoressa Giulia Franzoso dell’Ausl Cesena -. Abbiamo ora un bellissimo esempio da cui ripartire con un rilancio del progetto”.

Una decina i percorsi proposti, su lunghezze tra gli 8 e i 10 chilometri, con partenza e arrivo all’ippodromo su circuiti cittadini o di prima periferia. “Figli” dell’esperienza di Cesena Cammina sono i numerosi gruppi di cammino che ne sono nati sull’esempio: ne sono attivi a Longiano, a Ponte Pietra, a Bulgaria. Oltre a quelli storici di Cesenatico e di Bertinoro.

“Io ho proposto l’idea. Le gambe e il cuore li avete messi voi”: così il dottor Mauro Palazzi, già direttore del dipartimento promozione della salute dell’Ausl Cesena, ha ricordato, emozionato, il progetto. “I primi scetticismi dell’amministrazione furono ben presto superati vedendo la risposta esemplare ed entusiasta delle persone – ha proseguito Palazzi -. E’ stato un format vincente nella sua semplicità. La Rai venne in città per raccontarne l’esperienza e io fui chiamato in tutta Italia a presentarne il progetto. Qui si sono incontrate generazioni di persone, con attenzione a includere tutti e avendo cura che nessuno rimanesse indietro”.

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