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Centri storici 

Confcommercio: "Valorizzare commercio e cultura, i due pilastri del centro storico"

Il presidente Patrignani invita a sostenere le iniziative private. Un esempio tra queste la Galleria Damasco in centro a Cesena

Confcommercio: "Valorizzare commercio e cultura, i due pilastri del centro storico"

Commercio e cultura sono due importanti risorse del centro storico di Cesena e Confcommercio da tempo rimarca che i due punti di forza debbono essere sinergici.

“Si tratta - rimarca il presidente Corrado Augusto Patrignanii - di unire forze pubbliche e private e in quest’ultimo versante si registra un proliferare di iniziative imprenditoriali che lasciano ben sperare, fra le quali la galleria Damasco aperta in via Fra Michelino 9, che propone un progetto artistico ambizioso.

Confcommercio ha dedicato a questo importante questione di valorizzare i due pilastri del centro anche un convegno qualche anno fa e il nostro suggerimento al pubblico è di incentivare e valorizzare le forze private in campo che operano nel settore, come ad esempio le gallerie d'arte”.

Di Damasco srl “Oggetti d’arte”, uno spazio ristrutturato nel cuore del centro di Cesena, sono protagonisti, prima ancora che titolari, Chiara e Sara Fabbri e Mario Bizzocchi. Si tratta di una impresa socia di Confcommercio cesenate che l’ha accompagnata sul mercato nei vari passaggi preliminari.

Esposti e presentati mobili, dipinti, tappeti, soprammobili, sculture, manufatti artistici che nascono dall’incontro tra arte e viaggio. Nessun oggetto è posto a caso.

“Ciascuno di noi - spiegano Chiara Fabbri, avvocato, Mario Bizzocchi, imprenditore, e Sara Fabbri, arredatrice - ha una sua professione e con il nostro spazio artistico abbiamo assecondato una passione comune. Esponiamo e vendiamo oggetti d’arte e opere di pregio di artisti di livello nazionale e internazionale, ma soprattutto vogliamo porci come luogo privilegiato per la conoscenza dell’arte nelle sue molteplici realizzazioni. L’incontro con i visitatori e i clienti è alla base di tutto: i manufatti vengono presentati e raccontati. Promuoviamo inoltre mostre e iniziative culturali e già abbiamo ospitati personali di pittori, fotografi, salotti letterari con musiche dal vivo e lettura di poesie e altre le realizzeremo in sinergia con gli istituti culturali del territorio”.

La visita in galleria è un percorso arricchente: da una pregiatissima coppia di uccellini in giada ad una favolosa coppia di porcellane di Capodimonte; dal Cristo in avorio con croce e cornice intagliata in legno dorato della seconda metà del XVIII secolo ai numerosi tappeti caucasici antichi; dalla Madonna in porcellana di manifattura Lenci alla coppia di vasi in filigrana blu di Archimede Seguso; dai cassettoni in legno d’acero in ottone e cristallo molato ai centrotavola e alle corone bizantine, dai vasi islamici del ‘600, all’icona familiare di scuola moscovita, sino ai nuovissimi sandali marchio “Le Damasco Chic” modello “Hama” il cui nome è omaggio alla martoriata città siriana, realizzati in vero coccodrillo e disegnati da Chiara Fabbri. “Ho avuto la fortuna di viaggiare molto, tanto di ciò che è esposto è frutto delle mie esperienze”  sottolinea Chiara Fabbri. 

Nella foto Mario Bizzochi e Chiara Fabbri della Galleria Damasco.

 

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