VATICANO
Confcooperative dal Papa, presente anche la cesenate Cils
L'udienza si è tenuta nell'aula Paolo VI sabato 16 marzo
“La cooperazione è un modo per “scoperchiare il tetto” di un’economia che rischia di produrre beni ma a costo dell’ingiustizia sociale. È sconfiggere l’inerzia dell’indifferenza e dell’individualismo facendo qualcosa di alternativo e non soltanto lamentandosi. Chi fonda una cooperativa crede in un modo diverso di produrre, un modo diverso di lavorare, un modo diverso di stare nella società. Il “miracolo” della cooperazione è una strategia di squadra che apre un varco nel muro della folla indifferente che esclude chi è più debole”. Lo ha detto Papa Francesco sabato 16 marzo ricevendo in udienza nell’aula Paolo VI in Vaticano settemila cooperative italiane in occasione del 100esimo anniversario di Confcooperative. Tra queste anche la cesenate Cils fondata il 7 giugno del 1974 dalle associazioni Anffas, Enaip e Anmic, per favorire l’inserimento di persone con disabilità in un lavoro dignitoso, stabile e remunerato. “Il vantaggio più importante ed evidente della cooperazione – ha detto Bergoglio – è vincere la solitudine che trasforma la vita in un inferno. Quando l’uomo si sente solo, sperimenta l’inferno. Quando, invece, avverte di non essere abbandonato, allora gli è possibile affrontare ogni tipo di difficoltà e fatica”.
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