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Shoah

Conferita a Sami Modiano la cittadinanza onoraria di Cesena

È stata votata ieri all'unanimità dal Consiglio comunale. A gennaio è prevista la posa delle pietre d'inciampo

foto: Vatican news

Il Consiglio comunale di Cesena ha approvato ieri, all’unanimità dei presenti, la delibera con cui viene ufficialmente conferita la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, testimone diretto della Shoah e uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. La mozione era stata presentata lo scorso 11 febbraio dal Partito democratico.

“Con grande commozione - ha detto il sindaco Enzo Lattuca - conferiamo la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, testimone diretto degli orrori di Auschwitz e della Shoah, che ha dedicato la vita a raccontare ai giovani la sua storia. Con questo atto esprimiamo tutta la nostra gratitudine - a nome di Cesena - a Modiano che parla instancabilmente e coraggiosamente agli studenti e a tutti noi, perché quello che è successo non si ripeta e perché tutti condannino ogni forma di discriminazione e di antisemitismo prendendone le distanze. Da anni - ha ricordato il primo cittadino - Cesena ha avviato un percorso della memoria che, attraverso una fitta serie di iniziative e grazie alla collaborazione dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena e del Centro pace cittadino, chiamano a raccolta l’intera comunità per riflettere e confrontarsi su tematiche attualissime e di particolare importanza. A tal proposito - ha rivelato Lattuca - a gennaio, in occasione della Giornata della Memoria e nell’ambito della relativa Settimana di eventi, saranno collocate in città le nove pietre d’inciampo per ricordare le famiglie ebraiche deportate dalla nostra città”.

Le pietre saranno collocate in corso Garibaldi 26, corso Ubaldo Comandini 73 e in piazza del Popolo 17.

"Il nostro interlocutore principale - ha proseguito il sindaco - è il mondo della scuola: è dai giovani che occorre partire ed è a loro che dobbiamo affidare il futuro. È questo il vero significato della missione di Modiano, a cui siamo immensamente grati, e di tutti i sopravvissuti agli orrori dei campi di concentramento che hanno deciso di tramandare la memoria alle nuove generazioni”.

Sami Modiano è nato a Rodi nel 1930. Dopo la firma dell’armistizio tra l’esercito italiano e le forze alleate e l’invasione dei tedeschi nell’isola, all'epoca colonia italiana, è stato deportato nel luglio del 1944 con gli altri 2.500 ebrei residenti. Trasportati su navi bestiame fino al Pireo, Sami, il padre Giacobbe e la sorella Lucia successivamente sono stati deportati in treno nel campo di Auschwitz-Birkenau. È stato l’unico membro della sua famiglia a salvarsi. Modiano nel 2016 è stato a Cesena per presentare il suo libro autobiografico “Per questo ho vissuto. La mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esili” e successivamente per incontrare i ragazzi delle scuole superiori nell'Aula magna di Psicologia. Inoltre, nel febbraio scorso ha preso parte a un incontro in videoconferenza organizzato dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena e partecipato dagli studenti del Liceo scientifico “Righi” e da alcuni docenti e studenti degli altri licei cittadini.

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