Solidarietà
Dai volontari Ior un fiore per le donne del "Bufalini"
Consegnata una gerbera a pazienti, dottoresse e infermiere. Banchetti con le mimose nelle piazze
L'Istituto oncologico romagnolo (Ior) ha voluto conferire alla giornata in cui si celebrano nel mondo le donne, oggi, 8 marzo, un significato particolare.
Le donne presenti in corsia all'ospedale "Bufalini" sono state omaggiate dai volontari Ior di un fiore, più precisamente una gerbera, sia che si fossero recate presso la struttura da pazienti, per curarsi o sottoporsi a visite di controllo, sia che fossero operatrici sanitarie, dottoresse, ricercatrici o infermiere.
"Un regalo - si legge in un comunicato stampa - che racconta sia quanto lo Ior sia al fianco delle persone che soffrono, per farle sentire meno sole in questo momento di difficoltà, sia la gratitudine che l’organizzazione non profit fondata nel 1979 dal professor Dino Amadori prova nei confronti di chi si preoccupa in prima persona di offrire le migliori terapie e di far progredire la lotta contro il cancro in Romagna: un impegno reso ancor più difficile e prezioso dall’emergenza sanitaria che siamo stati chiamati a vivere a causa della pandemia".
Ma i volontari, per l’8 marzo, non si sono limitati a questo pur significativo gesto. Altri volontari hanno proposto la “mimosa solidale” presso sedi e banchetti sparsi nelle piazze di tutto il territorio. Chiunque avesse scelto il tradizionale fiore proposto dallo Ior avrebbe contribuito a non far sentire sole le pazienti che accedono al Progetto Margherita. Tutto il ricavato degli stand di questa particolare giornata è andato infatti a sostegno dell’acquisto di nuove parrucche oncologiche per chi affronta gli effetti collaterali più riconoscibili delle terapie.
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