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Danni pubblici, a Cesena un conto da 58 milioni

I tecnici hanno certificato 12,35 milioni di danni agli edifici e 45,66 milioni alle strade

Un momento della conferenza stampa odierna

«Non ci aspettiamo che tutto venga rimborsato subito... ma un po’ alla volta sì! Le imprese vanno pagate e ad oggi rischiamo il blocco degli interventi urgenti».

In una conferenza stampa in Comune a Cesena, oggi pomeriggio, il sindaco Enzo Lattuca ha fatto il punto sui danni da alluvione nel territorio e le opere in corso.

L’Amministrazione comunale ha già impegnato tre milioni di euro in “somma urgenza” per far fronte alle situazioni più a rischio, come la messa in sicurezza o la riapertura di strade. Interventi per cui è possibile fare debito “fuori bilancio” ma che hanno bisogno di fondi per pagare le ditte: «Il rinvio delle rate di Cassa depositi e prestiti ci ha garantito liquidità per un milione. Altri fondi li abbiamo trovati. I Comuni più piccoli, con bilanci risicati, sono ancora più in difficoltà».

Per questo gli enti locali battono cassa al Governo, ritenendo l’arrivo di nuovi fondi una urgenza più grande persino della nomina di un Commissario straordinario. Nel frattempo i tecnici degli uffici comunali «lavorando senza sosta» hanno prodotto una stima esatta dei danni alle opere pubbliche. Su 58 milioni di euro totali, 45,66 milioni sono riferiti alle strade (specie in collina) e 12,35 milioni a edifici pubblici (specie in pianura). Le spese su questi ultimi potranno essere rimborsate in futuro dall’assicurazione, mentre per quanto riguarda le strade (non assicurabili) i fondi pubblici saranno decisivi.

«Noi non siamo la città più colpita - ha aggiunto Lattuca - ma, come Faenza, abbiamo un doppio fronte: danni da acqua in pianura e danni da frane sul versante collinare».

La stima dei danni, richiesta dal Governo il sette giugno, è stata trasmessa via Pec dal Comune il giorno 13. Se dallo Stato arriveranno nuovi fondi in tempi brevi i cantieri potranno procedere: «Dobbiamo avere gli edifici pubblici pronti per l’autunno. Non possiamo aprire le scuole senza acqua calda o riscaldamento. Confidiamo poi che alla fine dell’estate ci sia il minor numero possibile di persone al di fuori dall’abitazione».

A questo proposito il Comune è alla ricerca di case dai privati (una decina le disponibilità già ricevute) e ha confermato che i quasi 700mila euro di donazioni ricevute sul conto corrente andranno tutti a sostegno degli alluvionati, a copertura dell’affitto o di altre spese.

Ad oggi sono 324 le richieste di contributi per autonoma sistemazione ricevute, mentre 900 circa sono quelle di immediato sostegno.

 

Il censimento dei danni

Questi l'elenco, diviso per categoria, fornito dal Comune di Cesena.

Beni immobili

Tra gli edifici che hanno subìto il maggior numero di lesioni si annoverano il Palazzetto dello Sport “Carisport” (con danni alla pavimentazione e al sottoparquet, agli impianti elettrici, agli infissi e alle murature, per un corrispettivo economico indicativo di oltre un milione di euro), la pista di Atletica leggera (l’impianto, completamente allagato, presenta serie criticità alle strutture, alle attrezzature e ai pali di illuminazione) entrambi in zona Ippodromo, e il centro sportivo di Borello (con danni ai campi da tennis, da calcio, alle recinzioni, alla pavimentazione del campo da calcio a 5, alberi pericolanti), per una spesa complessiva di ripristino di 1,8 milioni di euro. Le altre strutture (impianti sportivi e palestre) che hanno subito conseguenze, sono: la palestra della scuola primaria di Martorano (a seguito dell’allagamento il pavimento non è più agibile), la palestra della scuola secondaria Plauto, la palestra del complesso San Carlo (con danni al fotovoltaico, alle pavimentazioni e agli ambienti interni), lo Skatepark (danni alla linea elettrica) e la palestra di via Fiume a Borello (con particolare riferimento al seminterrato). In relazione al settore sportivo l’alluvione ha causato danni per 2.221.000 euro.

Scuole e palestre

Pur non essendo state rilevate gravi e significative conseguenze in altri edifici, si segnalano criticità dovute principalmente ad infiltrazioni, allagamenti e piccole frane, a cui il Comune dovrà rispondere con interventi strutturali dell’ammontare di oltre 1,3 milioni di euro. È questo il caso di: ex scuola materna di Bagnile, ex scuola elementare di San Martino in Fiume, ex scuola elementare di Diegaro, ex scuola materna di Bulgarnò, sede Quartiere Borello, scuola secondaria di Borello (in relazione al consolidamento del terreno), scuola secondaria di San Carlo, complesso scolastico Villarco, scuola Tito Maccio Plauto, complesso scolastico San Domenico, scuola secondaria di primo grado di Calisese, scuola dell’infanzia Marino Moretti, scuola dell’infanzia “Sergio Mariani”, scuola primaria San Vittore, scuola primaria San Carlo, scuola primaria Borello, scuola infanzia “Carducci”, scuola infanzia Ponte Abbadesse, scuola primaria Carducci, scuola primaria Saffi, scuola primaria “Don Baronio”, scuola primaria “Mariani” a Saiano, scuola primaria Salvo D’Acquisto, scuola primaria “Gambini” di Calisese, scuola primaria “Il Gelso”, scuola primaria “Munari” di Sant’Egidio, scuola primaria “De Amicis” a San Giorgio e a Sant’Egidio, Scuola primaria Vigne, scuola primaria “Don Milani” a Torre del Moro, scuola primaria Pievesestina, scuola primaria Martorano con annessa palestra, scuola primaria Ronta, scuola infanzia e nido Ippodromo, scuola infanzia San Mauro, scuola infanzia e nido Vigne Parco, cortile e piazzale d’accesso della scuola primaria Salvo D’Acquisto, palestra della scuola secondaria di primo grado “Plauto”, palestra complesso San Carlo.

Parchi, orti e Ippodromo del Savio

Oltre 310 mila euro saranno destinati dal Comune a interventi di ripristino e messa in sicurezza delle aree verdi colpite, collocate nei quartieri: Oltresavio, Cervese Nord, Al Mare, Dismano, Valle Savio e Ippodromo. In relazione alle opere di ripristino e di rifacimento degli orti di quartiere, la cifra si aggira intorno ai 180 mila euro. Opere di ripristino interesseranno inoltre l’intera zona dell’Ippodromo del Savio tra circolo ippico, scuderie, pista, uffici e ristorante, piscina, chioschi, campi da tennis, palestra e Sala Bingo (la spesa complessiva supera i 5 milioni di euro).

Luoghi della cultura

Criticità anche negli edifici della cultura cittadina. Per questa ragione, e con lo scopo di intervenire strutturalmente con opere di manutenzione, gli uffici comunali hanno rilevato infiltrazioni nel complesso della Biblioteca Malatestiana, nei palazzi Albornoz, del Ridotto, Guidi e nella Galleria d’arte Ex Pescheria, per una spesa complessiva di 1,73 milioni di euro.

Cimiteri

I tecnici del Comune hanno rilevato problemi di stabilità in alcune aree cimiteriali cittadine. Si tratta del cimitero Urbano e dei cimiteri di: Tessello, San Mamante, Luzzena, Formignano, Monteaguzzo, San Carlo, San Vittore e Montereale. Complessivamente il Comune interverrà con lavori dell’ammontare di 755 mila euro.

Interventi urgenti dovranno essere eseguiti nell’autorimessa del complesso residenziale di Via Savio in San Michele, dove si rendono necessari lavori di ricostruzione, installazione di nuovi infissi, attività di pulizia degli intonaci e di relativa tinteggiatura (82 mila euro); e all’interno dell’edificio di via Ex Tiro a Segno 239, ad oggi sede delle associazioni d’arma e combattentistiche (145 mila euro).

Danni alle infrastrutture stradali

Ad oggi sono oltre 100 le frane che interessano 35 strade, dalla periferia ovest di Lizzano alla periferia est di Casale di Calisese, con una media di 2,5 per strada. In relazione all’intensità dei fenomeni franosi, la zona maggiormente flagellata è quella di Santa Lucia/Roversano, con nove frane che corrispondono a interventi di messa in sicurezza e di ricostruzione pari a 5 milioni di euro. Complessivamente, il maltempo ha causato danni alle infrastrutture stradali cesenati pari a 45.663.000 euro.

In diversi tratti stradali collinari gli eventi franosi hanno fortemente compromesso la viabilità tali da richiedere interventi di ripristino, messa in sicurezza e opere di sostegno. È questo, ad esempio, il caso di Roversano, e dunque delle vie Santa Lucia, Baccareto, Montereale, Roversano, Tomba, Prima Baccarella, Campo dell’Arcivescovo; oltre alle vie Calisese, Carpineta, San Tomaso, Borello-Casalbono, Formignano-Tessello, Paderno-Lizzano. Importanti eventi franosi hanno travolto anche la zona di Calisese, compromettendo il manto stradale delle vie: Calisese, Chiesa di Casale, Castello di Carpineta, Madonna dell’Olivo, Maceretti; l’asse Borello/Formignano; Lizzano (via Paderno, Lizzano, Pozzi, Travignano); Monte; Fiorenzuola; Casale; Rio Marano; San Vittore; Acquarola; Saiano; Massa; Ponte Abbadesse; Madonna dell’Olivo; Macerone; Calabrina (dove si sono verificati cedimenti delle scarpate, degli scoli di bonifica adiacenti le strade, con relativa compromissione delle sedi stradali); San Giorgio; Diegaro; San Cristoforo - Provezza.

Le zone danneggiate dagli allagamenti sono: Ronta, Lungo Savio (adeguamento delle reti di fognatura bianca con sostituzione delle condotte non più idonee o compromesse dall’evento di piena, circa 2.500 metri), Bagnile, Pievesestina, Settecrociari, Pontecucco, Pioppa, Osteria di Piavola.

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