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Criminalità

Due arresti per rapina in stazione a Cesena

Venerdì scorso, alle 17 circa, l'episodio, durante il quale è spuntata anche un'arma da taglio, ha visto protagonisti due italiani e un extracomunitario

Nella fotografia, il dirigente Nicola Vitale

Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cesena ha effettuato due arresti dopo una colluttazione avvenuta in pieno centro cittadino, e precisamente nei locali della stazione ferroviaria, a seguito di una rapina, con lesioni personali di cui sono state vittime anche gli agenti di polizia.

Pomeriggio vivace quello di venerdì scorso, 6 dicembre, quando alle 17 circa nella sala d’attesa della stazione ferroviaria – dove pure è attivo un impianto di video sorveglianza sia all’esterno che all’interno – due uomini, I.F., classe 1969, nato in Svizzera e residente in Italia, e T.C., classe 1992, siciliano, entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, minacce e oltraggio, sono stati arrestati nell’atto di perpetrare una rapina armati di un coltello da cucina ai danni di un extracomunitario, un 26enne che sostava nella sala d’attesa.

La notizia è stata data stamane alla stampa dal dirigente del Commissariato, Nicola Vitale.

Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dalla vittima, i due italiani hanno intimato al 26enne di consegnare loro il telefono cellulare che teneva nello zaino. Al suo rifiuto di consegnare l’oggetto, i due hanno iniziato a colpirlo al volto, e poi estraendo un coltello e minacciandolo, gli hanno sfilato il telefono dandosi poi alla fuga. Nell’inseguirli all’esterno per recuperare il telefono, l’extracomunitario si è imbattuto nella volante della Polizia che stava eseguendo l’ordinario giro di controllo nella zona della stazione, e ha chiesto aiuto agli agenti. A quel punto gli operatori hanno inseguito i due che nel frattempo si erano rifugiati nel bar della stazione. Una volta fermati, li hanno identificati non senza notare che durante l’operazione, uno dei due estraeva il coltello per disfarsene, infilandolo nella borsa di una signora che era nel bar stesso.

Nell’uscire all’esterno accompagnati dagli agenti per salire sull’auto della polizia, i due arrestati – alla vista dell’extracomunitario – gli si sono quindi scagliati contro, uno dei due, T.C., infliggendogli una testata in bocca. Nel tentativo di fermare la colluttazione anche gli agenti hanno subito lesioni personali, con necessità di ricorrere a cure sanitarie.

Al termine della brutta avventura, i due che il dottor Vitale ha definito “teste calde” sono stati condotti al Carcere di Forlì e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

“Abbiamo qualche margine di dubbio – ha sottolineato Nicola Vitale - e faremo ulteriori accertamenti per quanto riguarda il reato di rapina perché le versioni rese dagli arrestati sono in contrasto con la denuncia”. Andranno in aiuto a tal fine le immagini delle telecamere attive nell’intera zona.

Restano confermati i reati di possesso di arma da taglio, minaccia e lesione sia a pubblico ufficiale che ai danni all’extracomunitario. Bisognerà verificare invece, anche se non dichiarato ufficialmente, se il telefono che la vittima dichiara gli sia stato sottratto dai due arrestati e che non è stato ritrovato, non fosse stato in realtà rubato qualche giorno prima in altre circostanze.

“Si tratta di un fatto particolarmente increscioso – ha concluso il dirigente del Commissariato – perché si è verificato in un’area particolarmente sensibile della città, già attenzionata e di interesse, in un orario diurno del tutto normale. Questo fa riflettere sulla gravità di quanto è accaduto”.

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