È morto il dottor Peppino Griffi, fondatore del Centro medico San Mauro

Nella notte tra lunedì e martedì scorsi è morto il dottor Peppino Griffi, medico di famiglia molto noto a Cesena.

Classe 1954, era nato a Ranchio di Sarsina, paese al quale è rimasto molto legato per tutta la sua vita. Sposato, era padre di tre figli. Il maggiore, Simone, porta avanti il Centro medico San Mauro fondato dal padre Peppino che per lunghi anni ha svolto la professione di medico di famiglia con ambulatorio, in via Viareggio, a San Mauro in valle. 

Da anni il dottor Griffi combatteva con una malattia degenerativa che lo aveva costretto tre anni fa ad abbandonare l'attività medica. Nei mesi scorsi si è ammalato di Covid. Giudicato guarito, in realtà non si è più ripreso fino ai ricoveri prima a Cesenatico e poi a Lugo degli ultimi giorni. "Una malattia estenuante contro la quale ha combattuto con animo e forza - dicono i familiari - vigile fino alla fine". 

Il funerale sarà celebrato domani alle 16 nella Concattedrale di Sarsina. La salma si trova ora nella camera mortuaria dell'ospedale Bufalini di Cesena da dove domani partirà per Sarsina. 

"Sei stato importante per la tua famiglia, nessuno escluso, per il tuo paese natale, Ranchio - scrive in un post il figlio Simone - che tanto deve a te, e per la tua città d'origine, Sarsina che domani ti darà l'estremo saluto. Poi sei stato importante per la sanità pubblica e privata (all'inizio della carriera aveva lavorato anche nella clinica San Lorenzino a Cesena, ndr). La prima a cui ha dedicato una vita e tutta la passione che uno può mettere. La seconda realizzando un progetto ambizioso partito da lontano e piccolo piccolo che porta il nome di Centro medico San Mauro, oggi un'eccellenza della città".

"Ci hai lasciato una grande eredità - dice ancora il figlio Simone -. L'insegnamento di non mollare mai e di non darsi mai per vinti se si crede in qualcosa".

Molti ancora oggi ricordano Peppino Griffi studente universitario e poi giovane medico che al sabato sera si trovava con centinaia di giovani al convento dei cappuccini per la preghiera guidata da padre Lino, negli anni '70 e '80.