Cesena
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RESOCONTO 2018

Grandi numeri per la Cooperatica agricola cesenate, Bonaccini "Lavoro incredibile"

L'utile della Cooperativa è stato di circa 1 milione e 350 mila euro

Grandi numeri per la Cooperatica agricola cesenate, Bonaccini "Lavoro incredibile"

Già si sapeva che la Cooperativa agricola cesenate costituisse un’eccezione nel panorama agricolo nazionale, ma quest’anno c'è stata la “prova del nove” con un 2018 che ha rappresentato la terza annata consecutiva da ricordare. Il bilancio della Cooperativa – una delle principali realtà internazionali della moltiplicazione sementiera, che conta circa 2200 soci distribuiti in Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Veneto, Toscana, Molise e Puglia e oltre 220 dipendenti – è risultato ottimo, nonostante il difficile andamento economico del settore agricolo degli ultimi anni (dovuto, come sappiamo, fra le altre cose, alla crisi dei consumi internazionali e al clima sempre più instabile).

L'azienda cesenate è orientata alle relazioni internazionali e continua a produrre risultati controcorrente. La composizione odierna dei mercati della Cooperativa risulta essere per il 40 per cento formata da clienti asiatici, per il 40 per cento da clienti europei al di fuori dell’Italia e per il restante 20 per cento da clienti nazionali. I principali Paesi nei quali esporta sono Olanda, Francia, Spagna, Germania, Giappone, Corea del sud e Cina. In Italia, una delle zone più vocate al mondo, coltiva più ettari dei primi quattro concorrenti stranieri messi insieme.La Cac chiude il bilancio 2018 con questi risultati: oltre 40 milioni di euro di valore della produzione (è il massimo storico per quanto riguarda la Cooperativa) e circa 23 milioni di euro di reddito liquidato agli agricoltori, comprensivi del premio di qualità per i soci di oltre 2,4 milioni di euro. La produzione delle sementi del 2018 è da considerarsi, dunque, nettamente positiva. L'utile della Cooperativa è stato di circa 1 milione e 350 mila euro. "Il 2018, anniversario dei settanta anni della nostra azienda cooperativa, è stato un anno molto particolare e molto positivo – spiega il presidente Giovanni Piersanti – se si considera il momento non semplice in cui viene conseguito". Anche gli ettari totali sono stati superiori rispetto al 2017: la differenza è determinata dall’aumento della moltiplicazione della coltura del coriandolo. L’annata 2018 conferma l’ottima produzione delle colture specializzate, in primis le cipolle, e una produzione soddisfacente per le colture standard e industriali. "L’andamento stagionale ha favorito il rendimento e la produttività delle principali colture specializzate: le operazioni di raccolta e trebbiatura si sono svolte in condizioni climatiche ottimali e questo ha permesso una migliore qualità del prodotto", precisa lo stesso Piersanti. Per quanto riguarda la qualità – per la Cooperativa un obiettivo imprescindibile da sempre – si è registrato un risultato in linea con le attese. I problemi riscontrati sono legati alle basse germinazioni e incidono per oltre il 3% sul valore della produzione.

I costi del personale riguardano l’occupazione di più di 200 addetti per un importo di oltre 7,8 milioni di euro, comprensivo del premio ai dipendenti; tutti gli altri costi di gestione sono risultati inferiori al 2017 nonostante il maggior valore della produzione, che ha portato a un contenimento dei costi rispetto alle previsioni. Il premio di qualità ai soci è più alto rispetto all’annata precedente, sia in termini assoluti che in termini percentuali (oltre 2,4 milioni di euro).
A tale proposito, il Consiglio di amministrazione ha deliberato, rispetto allo scorso esercizio, un importante incremento sul premio delle colture specializzate e ha lasciato invariato il premio delle altre colture; inoltre, gli ammortamenti registrati sono superiori a 1,8 milioni di euro, relativi a tutti gli investimenti effettuati in questi anni dalla Cooperativa. Infine, la gestione finanziaria, per il terzo anno consecutivo, risulta essere positiva, nonostante gli investimenti realizzati (coperti, quindi, da mezzi propri generati nei vari esercizi). "I numeri di Cac – ha puntualizzato il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini – sono incredibili: si vede che la Cooperativa sta facendo le cose per bene da tempo. L’Emilia-Romagna è risultata prima per capacità di programmazione e velocità di spesa. E questo non è un elemento da sottovalutare. Siamo una regione leader in Italia e in Europa nel comparto agricolo, fatta di imprese straordinarie che puntano sulla qualità, proprio come C.A.C. Vorrei ricordare anche che il surplus commerciale dell’Emilia-Romagna segna +27 per cento. Per rimanere competitivi sul mercato è fondamentale l’aggregazione. La cooperazione, lo dicono i numeri, è la parte di comparto produttivo che più di tutti ha aumentato posti di lavoro negli ultimi anni. Se si vuole andare lontano bisogna farlo insieme".

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