Cesena
stampa

centro culturale

I primi 40 anni del "Campo della stella"

Per celebrarli è in calendario un evento venerdì 24 marzo alle 21 al palazzo del Ridotto sull'eredità di Benedetto XVI

I primi 40 anni del "Campo della stella"

«Volgo il mio sguardo all’Europa come al Continente che ha più contribuito allo sviluppo del mondo, tanto sul piano delle idee quanto su quello del lavoro, delle scienze e delle arti. […] Io, Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale, da Santiago, grido con amore a te, antica Europa: “Ritrova te stessa. Sii te stessa”. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici. Torna a vivere dei valori autentici che hanno reso gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza negli altri continenti. Ricostruisci la tua unità spirituale, in un clima di pieno rispetto verso le altre religioni e le genuine libertà. Rendi a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. Non inorgoglirti delle tue conquiste fino a dimenticare le loro possibili conseguenze negative; non deprimerti per la perdita quantitativa della tua grandezza nel mondo o per le crisi sociali e culturali che ti percorrono. Tu puoi essere ancora faro di civiltà e stimolo di progresso per il mondo. Gli altri continenti guardano a te e da te si attendono la risposta che san Giacomo diede a Cristo: “Lo posso”». Era il 9 novembre 1982 quando san Giovanni Paolo II da Santiago de Compostela, al termine del suo pellegrinaggio in Spagna, gridava queste accorate parole.

Tre mesi dopo, nel febbraio 1983, un gruppo di amici cesenati, appartenenti all’esperienza del Movimento guidato da don Luigi Giussani, colpiti dalla forza dell’appello di Wojtyla e dalla persuasività di quel profondo e analitico giudizio, fondava il Centro Culturale “Campo della Stella” (traduzione del castigliano Compostela), tenuto a battesimo dal regista Krzysztof Zanussi (Varsavia 1939); l’intento dei promotori consisteva nel conferire rilievo pubblico a una autocoscienza culturale. Nell’incontro con l’intellettuale polacco al di fuori degli schemi si esprimeva simbolicamente un’immagine della cultura che, muovendo – secondo l’insegnamento del fondatore di Comunione e Liberazione – da una «consapevolezza critica dell’esperienza», si apriva «sistematicamente» alla valorizzazione di qualsiasi brandello di buono, di bello e di giusto affiorante dalla tradizione e dalla contemporaneità. Per celebrare i primi 40 anni di attività che hanno visto circa mille iniziative messe in campo, alle 21 di venerdì 24 marzo è in programma al palazzo del Ridotto un incontro sull'eredità di Benedetto XVI. Interverranno monsignor Massimo Camisasca, vescovo emerito di Reggio Emilia, e il professor Sergio Belardinelli, docente dell'università di Bologna. 

In quarant’anni di esperienza ininterrotta, circa mille iniziative. Se i numeri sono di per sé eloquenti, ancor di più lo è il fil rouge degli incontri con personalità che hanno portato a Cesena la testimonianza di una parola chiara e autorevole: da don Francesco Ricci, che guidò nell’83-84 un memorabile corso su “Le stagioni che hanno fatto l’Europa”, allo stesso don Giussani, presente con interventi nell’85 su “La coscienza religiosa dell’uomo moderno” e nell’86 su “Senso religioso e potere”, a padre Romano Scalfi di Russia Cristiana, a Julián Carrón, che nel suo primo giro di conferenze in Italia nel 1995 intervenne su “La storicità dei Vangeli”.

Cicli storici nella vita del Centro hanno affrontato varie tematiche: il monachesimo benedettino (Leo Moulin), Dante (Franco Branciaroli, Maria Corti, Vittorio Sermonti, Anna Maria Chiavacci Leonardi, Antonia Arslan, Marco Bersanelli, Franco Loi, Leonardo Lugaresi, Marco Martinelli), sant’Agostino, le radici culturali dell’Europa, l’Islam, il magistero della Chiesa, i papi del Novecento (Luigi Negri, Massimo Camisasca, Andrea Tornielli), la poesia contemporanea (Roberto Mussapi, Roberto Sanesi, Giuseppe Conte), i poeti di Romagna dell’ormai tradizionale evento “Poeti a San Giovanni” (Davide Rondoni, Gianfranco Lauretano, Rosita Copioli, Mariangela Gualtieri, Stefano Maldini, Franco Casadei, Ernesto Giorgi, Cino Pedrelli, Tolmino Baldassarri, Gianni Fucci, Walter Galli, Raffaello Baldini, Agostino Lugaresi).

Due sono gli ambiti specifici del Centro: la bellezza artistica e l’educazione. Il primo registra un centinaio di visite guidate a mostre e luoghi d’arte: dalle storiche esposizioni sui campioni maggiori e le stagioni fondamentali dell’arte italiana, specie medievale e rinascimentale, alle mostre del Meeting di Rimini, viste in loco o portate in città. Il secondo investe il mondo della scuola, da sempre primario interesse del Centro, soprattutto attraverso le proposte per “maturandi” (articolate in rassegna cinematografica, ciclo di lezioni, concorso di scrittura saggistica “La memoria del Novecento”, pubblicazione annuale degli Atti e degli elaborati degli studenti), cui hanno aderito generazioni di studenti cesenati. Periodiche infine, per la rassegna “Lettur’Incontro”, le presentazioni di novità editoriali o di ristampe dei classici. Dunque una lunga fedeltà, che non ha mai mancato di formare, al passo dei tempi e delle tematiche, nell’orizzonte chiaro e luminoso della storia e della cultura cristiana.     

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
I primi 40 anni del "Campo della stella"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento