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Il rettore Molari (Unibo) al Rotary: "Investimenti a lungo termine per i campus della Romagna"

La serata è stata promossa dai sodalizi di Cesena, da quello di Forlì e dal Forlì-Tre valli

Nella foto, da sinistra. Battaglia, Sangiorgi, Allegni, Molari, Cicognani e Carloni

I campus romagnoli dell'Alma Mater Studiorum, ha detto il rettore Giovanni Molari, sono ormai consolidati e rappresentano un modello a livello nazionale di decentramento universitario.

Il rettore è stato ospite, martedì scorso presso il Centro universitario di Bertinoro presieduto dal professor Enrico Sangiorgi, alla conviviale Interclub dei Rotary Cesena, Forlì e Forlì Tre Valli presieduti rispettivamente da Massimo Cicognani, Paola Battaglia e Daniele Carloni.

Nella serata il rettore ha risposto alle domande poste dai numerosi soci dei club presenti e ha delineato le linee programmatiche dei Poli universitari Romagnoli. Ciò di cui abbiamo bisogno - ha detto Molari - non è una maggiore autonomia degli insediamenti universitari Romagnoli ma un piano di investimenti a lungo termine che ne consolidi e ampli l'attività. Il radicamento dei professori sul territorio dove insegnano, è un fattore altrettanto determinante per il successo degli insediamenti universitari Romagnoli che necessitano, per alcuni di questi, di un nuovo piano di investimenti per offrire spazi didattici all'altezza della loro formazione di eccellenza. L'Alma Mater - ha ricordato Giovanni Molari - ha circa un milione di metri quadri di superficie immobiliare da gestire per la quale ha stanziato nel suo piano triennale circa 300 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria e per nuove realizzazioni che siano di servizio alle oltre 100mila persone tra docenti, studenti e ricercatori dell'Alma Mater Studiorum. Una popolazione paragonabile a una città italiana di medie dimensioni che necessita di grande capacità gestionale, coordinamento e di risorse umane, strutturali, tecnologiche ed economiche.

Il professor Enrico Sangiorgi ha ricordato l'importanza del Centro universitario di Bertinoro che accoglie presso le proprie strutture circa 20mila studenti all'anno, per la maggior parte stranieri. Il rettore ha sottolineato, in risposta ad alcune domande poste dagli intervenuti all'incontro, la necessità di incentivare l'attrattiva allo studio delle discipline stem (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche) da parte dei giovani e delle imprese di sviluppare la capacità di formare anche al loro interno le competenze specifiche che il mercato oggi richiede e a volte difficili da trovare. L'Alma Mater - ha terminato il Molari - anche per questo ha raddoppiato negli ultimi anni il numero di dottorati di ricerca anche in collaborazione con aziende.

Alla serata erano presenti e hanno portato il loro saluto il sindaco di Bertinoro Gessica Allegni e il vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro monsignor Livio Corazza.

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