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L' ecoendoscopia digestiva arriva negli ospedali della Romagna

Ne parla il dottor Carlo Fabbri, nuovo primario di Gastroenterologia ed endoscopia 

il dottor Carlo Fabbri

L'ecoendoscopia digestiva arriva negli ospedali romagnoli, grazie al dottor Carlo Fabbri, nuovo primario di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva di Forlì e Cesena, in prima linea contro i tumori.Si tratta di una metodica esplorativa del tubo digerente che associa l’immagine endoscopica alla visione ecografica con grandi vantaggi per i pazienti, soprattutto nella diagnosi precoce e nella cura dei tumori.

"L'endoscopia digestiva - spiega il dottor Fabbri - è divenuto uno strumento imprescindibile per la diagnosi e la terapia di un largo spettro di patologie, sia benigne come la malattia da reflusso gastro-esofageo, le ulcere dello stomaco e del duodeno, i diverticoli e i polipi del colon, sia maligne, offrendo l'opportunità di diagnosi sempre più precoci e di trattamenti sempre meno invasivi. In Romagna vedremo un' importante potenziamento di questa disciplina grazie all'expertise degli operatori sanitari coinvolti e alla prossima acquisizione di strumentazione di ultima generazione".

"L' ecoendoscopia - prosegue il dottor Fabbri - è una metodica che si attua grazie ad un ecografo miniaturizzato sulla punta di un endoscopio. Ciò consente di fare una ecografia dall'interno del tubo digerente, cosi da poter valutare dettagli o organi che altrimenti non sarebbe possibile studiare con l'endoscopia tradizionale, come ad esempio gli strati della parte gastrica o del retto, il pancreas, le vie biliari e così via".

"Grazie a questa tecnica - dice il dottor Fabbri - riusciamo a studiare in dettaglio le lesioni tumorali e i tessuti vicini per valutare, ad esempio, la presenza o meno di linfonodi. È possibile eseguire una biopsia, sotto guida ecoendoscopica, per ottenere una quota di tessuto idonea per la diagnosi microscopica e per eseguire analisi di biologia molecolare che ci aiutano a scegliere le cure più efficaci. Oggi, in casi selezionati e per alcune patologie tumorali sono possibili trattamenti per via ecoendoscopica, come ad esempio la radiofrequenza, l'applicazione di "fiducials" per indirizzare al meglio la radioterapia per limitarne gli effetti collaterali e  la neorolisi del plesso celiaco, come terapia del dolore. A seconda del caso  è proponibile a pazienti esterni, o in regime di ricovero ordinario o di Day Hospital. Per la sua particolarità, la procedura viene prescritta comunemente da un medico specialista e l'esame viene eseguito in sedazione, o in anestesia generale. La durata è variabile da pochi minuti a un'ora a seconda della problema clinico".

"È un' indagine - conclude il dottor Fabbri - che possiede rischi minimi, se eseguita per scopo diagnostico, mentre può esporre a rischi maggiori come opzione terapeutica. Chiaramente le procedure a elevata complessità e rischiose vengono proposte dopo discussione multidisciplinare che valuta attentamente il rapporto rischio/beneficio".

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