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La Microbiologia della Romagna entra nella neonata Fondazione nazionale Inf-Act

In prima linea il laboratorio unico di Pievesestina diretto dal professor Sambri

La Microbiologia della Romagna entra nella neonata Fondazione nazionale Inf-Act

Anche la Microbiologia della Romagna del Laboratorio Unico di Pievesestina nella neonata Fondazione Inf-Act, un progetto di cui è capofila l’Università di Pavia in collaborazione con Istituto superiore di sanità e Consiglio nazionale delle ricerche.

Un progetto ambizioso e di ampio raggio, ma anche di reale impatto scientifico e con ricadute operative e organizzative, sul tema “malattie infettive emergenti”, che parte dall’individuazione di quelle che sono le principali minacce attuali e quelle che potrebbero emergere nel futuro.

“Questa importante azione collettiva di ricerca biomedica sulle patologie emergenti – spiega il professor Vittorio Sambri, direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio e Trasfusionale “DiMeLabeT” e della Microbiologia della Romagna, nonchè docente dell’Università di Bologna (Dimes) -   è stato selezionato dal Ministero dell'Università e della ricerca e finanziato con 114,5 milioni di euro, nell'ambito della Missione 4, “Istruzione e Ricerca” - Componente 2, “Dalla ricerca all’impresa” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) - Linea di investimento 1.3, “Partenariati estesi”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.”

Grazie a questo importante finanziamento è nata la Fondazione Inf-Act, di cui fanno parte venticinque tra atenei nazionali (tra cui anche l’Università di Bologna), enti pubblici e privati. Un consorzio che prevede forti competenze trasversali in grado di affrontare il problema delle possibili epidemie adottando un approccio "One health", ossia integrando aspetti di salute umana, salute animale e ambientale, dagli eventi epidemici ai fenomeni di spillover ai mutamenti climatici alla base delle modifiche della fauna selvatica e le interazioni con l'uomo. Sono state individuate cinque tematiche principali che saranno al centro della sinergia operativa messa in campo dalla Fondazione: studio dei virus emergenti e riemergenti; studio di insetti e altri vettori che veicolano agenti patogeni e delle malattie ad essi correlate; studio degli agenti patogeni resistenti agli antimicrobici e dei meccanismi di generazione e scambio di marcatori di farmacoresistenza; studio di nuovi sistemi di sorveglianza integrata epidemiologica e microbiologica (umana-animale-ambientale); identificazione di modelli per l’individuazione precoce di infezioni emergenti; messa a punto di meccanismi di alert e modelli matematici predittivi; identificazione di nuovi bersagli per molecole ad attività antinfettiva; progettazione, sintesi e validazione di molecole con potenziale terapeutico con approcci in silico, in vitro, ex vivo e in modelli animali. 

“L’evento inaugurale della Fondazione Inf-Act si terrà oggi (lunedì 5 dicembre) a Pavia– prosegue il professor Sambri, designato dal magnifico rettore dell'Alma Mater come candidato per il Consiglio di sorveglianza scientifico della Fondazione -. Sarà la prima vera occasione di incontro in presenza dei rappresentanti di tutti i membri della Fondazione e un’importante occasione di networking scientifico per l’ampio team di ricercatori coinvolti.”

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