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La famiglia Trevisani sfiducia il Cda

Mossa a sorpresa degli imprenditori cesenati

La famiglia Trevisani sfiducia il Cda

Con una notizia di ieri sera, l'agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor Plus scrive che "Trevi Holding, primo azionista di Trevi Finanziaria, sostituirà i suoi rappresentanti nel cda della quotata in vista della approvazione del riassetto finanziario e societario del gruppo di ingegneria. In una nota, la Holding, ammessa al concordato preventivo con riserva, comunica di aver ottenuto dal Tribunale l'autorizzazione a convocare l'assemblea della società quotata per revocare i suoi rappresentanti in cda e nominare i nuovi componenti. La sostituzione degli amministratori è motivata dal fatto che, secondo Trevi Holding, la delega conferita dall'assemblea del luglio 2018 al cda di Trevi Finanziaria non conferisse a quest'ultimo di deliberare l'aumento di capitale come prospettato dai contratti siglati e questo vizio avrebbe potuto inficiare l'omologa dell'accordo di ristrutturazione dei debiti. Trevi Holding, nella nota, 'ribadisce il proprio sostanziale appoggio alle linee fondamentali della manovra comunicata al mercato' a partire dall'aumento di capitale in opzione da 130 milioni.

'Proprio al fine di facilitare la conclusione dell'accordo di ristrutturazione dei debiti e del connesso accordo di investimento da parte del nuovo consiglio di amministrazione - conclude la nota - Trevi Holding conferma, inoltre, piena adesione alla manovra per quel che concerne i criteri della composizione del consiglio di amministrazione di Trevifin all'esito dell'omologazione dell'accordo di ristrutturazione discussi nel corso delle interlocuzioni tra Trevifin, i soci di riferimento ed il ceto bancario'.

Secondo un commento di Milano Finanza "la scelta, inattesa e imprevista, fatta dai Trevisani rischia di spiazzare il mercato e le banche, pronte invece a sostenere il processo di ristrutturazione non facile ma già approvato e autorizzato e comunicato dal gruppo quotato nei mesi scorsi. Per questo il ceto creditizio potrebbe anche vedere come gesto ostile quello comunicato oggi da Trevi Holding. Anche perché il piano prevede la forza diluizione dei Trevisani nel capitale della società dove invece avranno ruoli rilevanti gli stessi istituti di credito, Polaris e la Cdp tramite Fsi Investimenti.

Secondo alcune interpretazioni - continua Milano Finanza - questa mossa a sorpresa, appare come un tentativo della famiglia di imprenditori romagnoli di prendere tempo per trovare risorse, al momento non a disposizione, per partecipare alla ricapitalizzazione. Ma così facendo si rischia di rallentare in maniera sensibile il delicato intervento finanziario di risanamento e messa in sicurezza finanziaria".

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