Cesena
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patrimonio artistico e dello spirito

La maiolica del Malmerendi torna nel tempietto delle Scalette

Anticipazione grazie alla foto di Marco Boschetti

La maiolica del Malmerendi torna nel tempietto delle Scalette

Nessuno, fino a oggi, aveva potuto ammirare la bellezza dell’opera d’arte custodita nel tempietto delle Scalette: velata da settant’anni di polvere e da un vetro frantumato e talmente sporco da impedire persino l’identificazione del soggetto raffigurato. L’anticipiamo in esclusiva, nella foto di Marco Boschetti. Si tratta della Madonna dell’Annunciazione, una splendida maiolica firmata da Giannetto (Giovanni) Malmerendi (Faenza 1893 - Cesena 1968), datata 1953 e inaugurata il 22 agosto 1954 al termine della costruzione del nuovo tempietto promosso dai Benedettini del Monte sotto la guida dell’abate Alberto Clerici (1946-1968). Ha eseguito un perfetto restauro Maria Letizia Antoniacci, grazie al finanziamento della Fondazione Orogel che si è pure sobbarcata la ristrutturazione di tutto il tempietto: che a breve sarà inaugurato e poi donato al vescovo e alla Diocesi.

maiolica malmerendi - montaggio

L’opera di Malmerendi – che l’artista replicò nel 1967 con l’Annunciazione posta nel nuovo monastero delle Clarisse Cappuccine di Cesena – destò meraviglia al suo primo mostrarsi, come registrano le cronache del tempo: «Malmerendi ha ritratto la scena dell’Annunciazione, trattata in bassorilievo, in modo espressivo e originale, in cui s’ammira qualchecosa di nuovo che non è la solita riproduzione pedissequa di chi non ha sentimento e ispirazione. A sinistra un’umile Madonna, seduta, pone all’angelo l’obiezione della sua purezza verginale, cui il messaggero celeste, fra un misto di venerazione e di stupore per l’umiliazione del Figlio di Dio, risponde accennando, con la sinistra levata in alto, alla potenza dello Spirito Santo, figurato come colomba. I lievi toni di colore danno singolare freschezza e grazia all’insieme, tra la veste azzurra dell’angelo e l’abito azzurro e rosa della Vergine: qualcosa d’incantevole».

Torna ai nostri sguardi un segmento del patrimonio artistico, inserito in un contesto che ripropone la devozione mariana dei Cesenati e del Monte, invitando pellegrini e passeggeri a elevare pensiero e memoria con l’ausilio del linguaggio dell’arte e di uno dei più frequentati soggetti sacri.

maiolica malmerendi - montata
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